La manovra finanziaria non è stata ancora ultimata ed è alla Camera per la valutazione delle proposte correttive. Si chiamano emendamenti e sono le varie proposte che mirano a correggere ed implementare la bozza della Legge di Bilancio che va approvata entro fine anno per entrare in vigore nel 2018. Un emendamento che sicuramente non passerà inosservato ha avuto il via libera dalla Commissione Bilancio della Camera e riguarda molto da vicino le famiglie italiane. Si tratta dei familiari a carico, più precisamente dei figli e delle soglie reddituali utili affinché siano considerati fiscalmente sulle spalle del capofamiglia.
Ecco la novità e cosa cambia concretamente per i cittadini in vista della prossima stagione delle dichiarazioni reddituali 2018.
Detrazioni per figli a carico
In presenza di persone inserite nel proprio nucleo familiare che non hanno redditi o che ne hanno ma in misura ridotta, la Legge consente di avere sconti fiscali. Si tratta dei carichi di famiglia che nello specifico darebbero diritto a delle detrazioni di imposta per il soggetto che presenta dichiarazione dei redditi. In pratica vengono offerti sconti sull’Irpef a coloro che hanno in famiglia soggetti non autosufficienti redditualmente. Una detrazione progressiva perché più è basso il reddito del soggetto dichiarante e più si alza la detrazione spettante.
Il meccanismo con cui si presenta questa opportunità prevede diversi importi in detrazione a seconda del soggetto che risulti fiscalmente a carico del contribuente. Per il coniuge fiscalmente a carico per esempio, la detrazione spettante è pari a 690 euro annui, mentre per i figli è pari a 950 euro per ciascun figlio a carico.
La detrazione per i propri figli va divisa tra i coniugi nel caso in cui entrambi lavorino e presentino dichiarazioni dei redditi, altrimenti l’importo da detrarre spetta al 100% al soggetto dichiarante. Per i figli la materia è molto più complessa che per il coniuge perché alla detrazione massima spettante, quella di 950 euro prima citata, si deve aggiungere 270 euro in più per ogni figlio di età pari o inferiore a 3 anni e 400 euro per ogni figlio disabile. La detrazione infine, si calcola in base agli scaglioni di reddito utili al pagamento dell’Irpef e maggiore è il reddito minore è la detrazione spettante per ogni singolo contribuente.
La novità 2018
L’emendamento a cui ci riferiamo è del Presidente della Commissione Finanze alla della Camera, Francesco Boccia che ha anche il ruolo di relatore della Legge di Bilancio. Fino ad oggi la soglia di reddito personale che un figlio non doveva superare per essere considerato a carico fiscalmente dai propri genitori era di 2840,51 euro. Con l’intervento in manovra tale soglia salirà a 4.000 euro e pertanto, il perimetro entro cui un figlio può essere considerato a carico si estende e di molto. La novità adesso attende la conferma definitiva che arriverà solo a Legge di Bilancio approvata. Le possibilità che tale importante modifica diventi effettiva però è molto probabile, perché l’emendamento ha già trovato parere favorevole dei capigruppo di tutte le forze politiche, in una specie di accordo politico che dovrebbe escludere passi indietro e sorprese su questo argomento.