Oggi 19 febbraio 2018 parte ufficialmente l'aumento di capitale del Credito Valtellinese. Ma si tratta di un aumento di capitale, per un totale complessivo di circa 700 milioni di euro, sotto sorveglianza speciale e attento monitoraggio, in particolare da parte di Banca d'Italia . Cerchiamo di chiarire i motivi di questa attenzione e, soprattutto, le conseguenze.

Il via libera Consob

Anche perché venerdì 16 febbraio la consob aveva rilasciato il suo nulla osta alla pubblicazione del prospetto informativo. E questo dopo che si era presa un'ulteriore settimana per verificare ogni aspetto in modo tale che la documentazione a disposizione degli investitori fosse pienamente conforme alla nuova Direttiva europea Mifid2. In particolare, in quanto si tratta del primo caso di aumento di capitale con le nuove regole. Di conseguenza, poteva costituire un esempio paradigmatico per operazioni simili in futuro. D'altra parte, la Consob si era premunita di far presente agli intermediari finanziari preposti alla vendita dei pacchetti azionari di proporli solo a clienti con un adeguato profilo di rischio.

Si tratta, infatti, di un'operazione estremamente diluitiva e speculativa. Forse, anche per questo banca d'italia tiene alta l'attenzione.

Le motivazioni di Banca d'Italia

D'altra parte, l'aumento di capitale si è reso necessario proprio per rispondere adeguatamente a via Nazionale. La Vigilanza di Bankitalia aveva, infatti, messo più volte in evidenza nei mesi scorsi come la situazione economico - finanziaria del Creval imponesse un impellente recupero di redditività a cui era necessario unire una importante operazione di cessione dei Non Performing Loans, i crediti deteriorati per intenderci.

Comunque, nonostante il prospetto informativo abbia rispettato, in pieno, le normative a tutela degli investitori, Banca d'Italia, proprio per la peculiarità e la specialità dell'operazione a cui oggi viene dato il via, intende effettuare un monitoraggio costante con cadenza almeno semestrale.

Via Nazionale, infatti, si è lasciata aperta tutte le strade proprio con l'obiettivo di assicurare la tutela degli investitori contemporaneamente alla sana e prudente gestione della banca lombarda. Da questo duplice punto di vista, già nei mesi scorsi il Credito Valtellinese aveva attuato delle politiche volte a fermare l'emorragia di liquidità che lo aveva colpito a partire da novembre 2017. Come, ad esempio, l'aumento della remunerazione di tutte le tipologie di depositi. Infine, lo stesso prospetto informativo all'aumento di capitale, è stato reso, per quanto possibile, snello e essenziale. Anche se consta sempre di oltre 500 pagine.