L'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust) ha il sospetto che ci sia stato un possibile accordo tra le varie società telefoniche che abbia favorito il rincaro delle tariffe del 8,6 per cento, in relazione all’imposizione del ritorno dei pagamenti delle bollette mensili e non più ogni 4 settimane.

Lo stop dell’Antitrust sulle tariffe aumentate in bolletta

L’Antitrust ha deciso di mettere un freno nel settore, in seguito all’istruttoria che ha avuto inizio lo scorso febbraio, per la verifica di una possibile presenza di anomali aumenti presenti nelle bollette degli utenti.

Lo stop arriverebbe dal Garante in seguito ad una possibile intesa fra gli operatori del settore Vodafone, Tim, Wind Tre e Fastweb grazie alla quale, avrebbero concordato una vera e propria strategia di tipo commerciale, attraverso l’adozione di aumenti simili nelle loro tariffe. In seguito a quanto emerso, dunque, il Garante ha posto un’opportuna intimidazione, a tutti gli operatori che hanno adottato questa strategia comune, di definire autonomamente l’offerta economia del proprio servizio agli utenti. In seguito al riscontro degli aumenti in bolletta dei propri operatori del settore, gli utenti, avevano denunciato la situazione venutasi a determinare a fine gennaio, evidenziando un aumento di circa l’8,6 per cento in seguito allo stop della fatturazione a 28 giorni.

Possibili rimborsi per i consumatori: ecco come funzionerà

In attesa della fine del procedimento, come abbiamo visto, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato avrebbe intrapreso misure estremamente ferme, intimando alle società coinvolte, l’immediata sospensione delle comuni metodologie di aumenti, ritenuti inadeguati e scorretti nei confronti degli utenti. A lodare l’azione dell’Antitrust è scesa subito in campo l'Unione Nazionale dei Consumatori, che ha sottolineato come gli aumenti presi dalle società in modo contestuale abbiano automaticamente tolto la possibilità agli utenti di passare ad altro operatore del settore più conveniente. L'Autorità per le Comunicazioni ha inoltre indicato alle società coinvolte che restituiscano quanto, ingiustamente sottratto ai loro clienti, attraverso degli sconti sul canone delle connessioni fisse.

Tale rimborso avverrà a partire dal prossimo aprile per tutti i clienti delle società che hanno penalizzato i loro utenti dal rinnovo dell’abbonamento delle utenze telefoniche ogni 28 giorni. Il rimborso consisterà, come previsto dall'Autorità per le Comunicazioni, in uno sconto, sulla bolletta a partire dal prossimo mese. Per ottenere quanto dovuto, gli utenti non dovranno fare nessuna domanda di richiesta, in quanto sarà compito delle compagnie telefoniche provvedere automaticamente al rimborso in bolletta.