Sarà davvero quello appena formato il governo del cambiamento? Le imprese italiane come dovranno essere sostenute nel futuro? Queste e altre questioni sono state discusse nel corso dell'Assemblea Generale di confcommercio 2018, tenutasi giovedì 7 giugno a Roma, presso l'Auditorium Conciliazione. A fare gli onori di casa è stato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, il quale ha preso per primo la parola ed ha salutato le autorità presenti, gli imprenditori, i rappresentanti del mondo politico, tra i quali il neo ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Luigi Di Maio.
Intervento di Carlo Sangalli
Carlo Sangalli ha fatto una premessa in cui, tra le altre cose, ha espresso il concetto di cambiamento e delle sue sfide che bisogna affrontare, non solo con l'opinione immediata, ma con una buona analisi e spirito di lungimiranza. "Chiediamo comunque scelte che superino il contingente, anche perché, come ha sostenuto il presidente Conte in sede di fiducia al Senato, la risposta da parte della politica soltanto al bisogno immediato rischia di tramutarsi in mero tornaconto". Sangalli ha poi ribadito che bisogna riaffermare la centralità del ceto medio e il dovere di responsabilità comune nei confronti del Paese.
I temi affrontati dal presidente sono stati:
- l'Europa
- l'Italia vulnerabile e coraggiosa
- Il contratto per le imprese
- Il lavoro
- La riforma delle Tasse
- Le infrastrutture e l'accessibilità.
In particolare, secondo Sangalli, serve un contratto per la crescita del Paese, in cui i tre punti salienti sono: lavoro, fisco e innovazione.
Lavoro, fisco e innovazione
L'impresa crea lavoro e da questo i cittadini devono ricavare un reddito dignitoso. Il salario minimo è una misura che può compromettere la storia della contrattazione collettiva. Bisogna puntare sulla rappresentanza. La Confcommercio ha siglato un accordo interconfederale con Cigl, Cisl e Uil. Occorre potenziare i servizi per il lavoro, le politiche attive, la formazione continua, alleggerire il cuneo fiscale sul costo del lavoro, fare prevenzione sulla sicurezza del lavoro attraverso la formazione, la comunicazione, le norme e i controlli.
Ma non solo. Per la questione fiscale occorre combattere l'evasione, l'elusione fiscale, ridurre la tassazione, agire sulla tassazione locale, con un'unica local tax, rendere l'imu deducibile sugli immobili strumentali, il riporto delle perdite per le piccole imprese in regime di cassa, la web tax, equità fiscale tra piccole e grandi imprese. Sull'iva Sangalli ha precisato che "non si tratta e non si baratta". Il terzo pilastro del contratto di crescita è la connettività del Paese, che significa accessibilità, innovazione e per questo Confcommercio punta sull'impresa 4.0.