"Un salario minimo per i lavoratori atipici della Gig economy" è la proposta del presidente dell'Inps Tito Boeri in occasione del convegno: "Il Welfare State nel XXI secolo", tenutosi all'Università di Pavia dalla Fondazione Rodolfo Debenedetti. La presenza nel mercato del lavoro dei lavoratori atipici è stata anche oggetto di discussione nelle istituzioni dell'Unione europea. Ma chi sono questi lavoratori e cosa li distingue dagli altri?

Lavoratori atipici

Negli ultimi decenni si sono diffuse forme di lavoro atipiche, regolate da un contratto di lavoro atipico, cioè un contratto non espressamente disciplinato dal diritto civile ma creato ad hoc dalle parti in base alle specifiche esigenze di negoziazione.

In questo tipo di contratto le parti possono agire liberamente, scegliendo tutti i termini che devono regolare il contratto senza restrizioni.

I contratti atipici sono per lo più a tempo determinato e part time, falsi autonomi, ma ultimamente si sono diffuse anche le forme on demand e delle piattaforme on line. Con la crisi economica e la digitalizzazione del mercato del lavoro, sono aumentati i lavoratori giovani e meno giovani che hanno accettato forme di lavoro atipico e che si sono affidati ad aziende che si presentano su piattaforme on line e che vendono beni e servizi, come automobili, biciclette e altro.

Un esempio di queste aziende è Uber, un'impresa con sede a San Francisco e che fornisce un servizio di trasporto automobilistico privato attraverso un'applicazione mobile che mette in collegamento diretto autisti e passeggeri.

Il modello americano si è ormai diffuso in Europa e anche in Italia. Nel Bel Paese i lavoratori della Gig economy rappresentano il 2,6% della popolazione lavoratrice e una ricerca ha quantificato la paga oraria a 8 euro l'ora. Per questi lavoratori sono carenti o mancano le tutele previdenziali e assicurative.

Salario minimo e più tutele

Per Tito Boeri serve una legge che obblighi i grandi gruppi come Uber all'iscrizione on line alla piattaforma dell'Istituto di Previdenza per le prestazioni occasionali. Secondo il presidente dell'Inps i datori di lavoro spesso riorganizzano il lavoro sulle piattaforme online, i lavoratori della Gig economy difficilmente organizzano scioperi e preferiscono lavorare più ore.

Boeri afferma che compito del governo e dei politici è quello di garantire un salario minimo orario e che il datore di lavoro versi anticipatamente i contributi all'Inps e quest'ultimo li trasferisca al lavoratore. Il salario minimo legale è uno strumento che esiste già in 22 Paesi europei. Un esempio fra tutti il Lussemburgo, che presenta il salario minimo più alto, a 11,12 euro l'ora.

In Italia Matteo Renzi lo aveva proposto durante la campagna elettorale del 4 marzo ma la questione è ancora aperta.