Finito il tempo dell'incertezza in merito all'esito elettorale ed alla formazione del nuovo Governo si aprono le sfide a cui sarà chiamato a rispondere il Premier in pectore Giuseppe Conte. Il lavoro a Palazzo Chigi non mancherà di certo, vista la vastità e profondità delle riforme promesse durante la campagna elettorale e successivamente, tramite il contratto siglato tra Lega e Movimento 5 Stelle.

D'altra parte, i temi da affrontare sono numerosi: dal superamento della legge Fornero alla Flat Tax, dal reddito di cittadinanza alla pace fiscale, fino alla lotta alla corruzione. Proviamo a fare insieme il punto della situazione nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Riforma pensioni: al via il superamento della legge Fornero tramite le quote e l'opzione donna

Per quanto riguarda il comparto previdenziale, l'obiettivo del nuovo Governo riguarderà la flessibilizzazione del sistema pensionistico ed il superamento della legge Fornero. Per realizzarlo si conta di dare vita alla quota 100 (con un vincolo anagrafico attorno ai 63-64 anni), che però vedrà il contestuale mancato rinnovo della precedente APE sociale.

Allo stesso tempo si punterà anche alla proroga della pensione anticipata tramite opzione donna, che risulterebbe legata alle risorse disponibili. La vera sfida consiste nel capire se queste misure saranno davvero sufficienti per uno sblocco generale della situazione o se si dovrà ragionare su ulteriori provvedimenti al fine di realizzare effettivamente il superamento della rigidità di settore imposta con le precedenti manovre.

Con il reddito di cittadinanza cambiano anche i centri per l'impiego

L'altra misura molto attesa da chi si trova a confrontarsi con situazioni di disagio è il reddito di cittadinanza, ovvero un assegno di 780 euro al mese per chi vive uno stato di inoccupazione, parametrato sulla base del nucleo familiare.

La sua erogazione è però vincolata dall'impegno attivo del beneficiario verso il reinserimento; ed è in questo senso che entrano in scena i nuovi centri per l'impiego. Quest'ultimi saranno completamente rinnovati e dovranno garantire nuove offerte di lavoro agli iscritti, i quali si vedranno legare la permanenza del beneficio all'accettazione delle mansioni proposte (con un massimo di tre richieste nel biennio).

Flat Tax, aumento dell'IVA e pace fiscale

In merito al fisco, la principale novità riguarda l'introduzione di una Flat Tax al posto degli attuali scaglioni Irpef. Le aliquote diverrebbero solo due, ovvero il 15% ed il 20%, mentre l'entrata in vigore potrebbe arrivare già dal prossimo anno.

Per finanziare la misura, uno scenario plausibile è però l'applicazione delle clausole di salvaguardia, che vedrebbero di conseguenza un aumento dell'IVA. Altra misura in corso di implementazione dovrebbe essere la cosiddetta "pace fiscale", che consiste nella possibilità di rottamare le cartelle esattoriali.

Le ulteriori riforme economiche e amministrative in corso di attuazione

Tra le altre misure previste dal contratto di Governo troviamo lo sfoltimento delle leggi, attraverso un decreto che dovrebbe arrivare nella prossima estate. L'idea è di alleggerire la burocrazia per cittadini ed imprese. Ulteriori temi chiave saranno la lotta alla corruzione (con l'avvio del Daspo per corrotti e corruttori), la revisione dei voucher e dei libretti di famiglia ed il cambio di rotta sull'immigrazione (attraverso cambiamenti da apportare al regolamento di Dublino sul ricollocamento obbligatorio e automatico dei richiedenti asilo).

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori qualora desiderino aggiungere un commento nel canale "Affari e Finanza" o nella pagina Facebook "Riforma Pensioni e Lavoro" in merito alle ultime novità su lavoro, economia e previdenza riportate nell'articolo.