Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 1 giugno 2018 vedono arrivare un'importante novità in merito al comparto previdenziale, con l'avvio del Governo Conte ed il ritorno della possibile quota 100 e 41, assieme alla proroga dell'opzione donna. Misure previste dal contratto giallo verde e che a questo punto diventano un obiettivo programmatico per il rinnovo del sistema pensionistico da parte del prossimo Governo. Nel frattempo dall'opposizione arrivano le prime prese di posizione in merito al costo degli interventi di flessibilità ed alla loro reale efficacia, mentre il Presidente dell'Inps mette in guardia contro i costi di una effettiva abolizione della legge Fornero.

Vediamo insieme tutti i dettagli al riguardo nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Riforma pensioni, parte il Governo Conte e torna in pista l'ipotesi Quota 100

Nella serata di ieri è arrivato l'accordo sui ministri tra il Movimento 5 Stelle e la Lega per la formazione di un Governo politico. Un punto di partenza preceduto da ben 88 giorni di discussioni rispetto alla data del voto risalente allo scorso 4 marzo 2018. D'altra parte, al nuovo Premier Giuseppe Conte spetta l'avvio di profonde riforme al fine di rispettare le promesse elettorali, a partire dal superamento della legge Fornero tramite la Quota 100, dall'estensione della quota 41 per i lavoratori precoci e dall'uscita anticipata di genere tramite la proroga dell'opzione donna con le risorse residuali.

Al contempo, si spegne definitivamente l'ipotesi di un intervento conservativo sul comparto tramite l'avvio dell'esecutivo tecnico ad opera di Carlo Cottarelli. Il quale ha dato le proprie dimissioni spiegando di ritenere di gran lunga migliore la soluzione di un governo politico.

Damiano (PD): gigantesco taglio sulle pensioni?

All'interno del cosiddetto piano B presentato da Paolo Savona lo scorso 3 ottobre 2015 alla Link Campus University di Roma sarebbe previsto "un gigantesco taglio alle pensioni" tramite "l'abolizione di ogni forma di sistema figurativo per la determinazione del calcolo delle pensioni con effetto retroattivo (le pensioni saranno erogate in funzione degli effettivi contributi versati), investendo i proventi nei settori che generano maggiore crescita".

Lo dichiara Cesare Damiano (PD), spiegando che la citazione potrebbe trasformarsi in una specie di Riforma Fornero 2. Tanto che l'esponente Dem si domanda preoccupato se "per fare Quota 100 e i 41 anni di contributi dobbiamo tagliare gli assegni agli attuali pensionati?", rispondendo "no grazie" e spiegando di essere pronto a ricredersi qualora abbia mal interpretato.

Gelmini (Fi): ci batteremo per pensioni più eque, ma saremo all'opposizione

"Dopo quasi 90 giorni di crisi post-voto, sembra ci siano i numeri per far nascere un esecutivo politico" ma "Forza Italia sarà all'opposizione di questo esecutivo giallo-verde." Lo afferma Mariastella Gelmini, Capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati.

Secondo la parlamentare, l'attuale governo risulterebbe infatti "pericolosamente a trazione grillina", sulla base del programma emerso finora tramite la firma del contratto congiunto. Per questo motivo, Forza Italia agirà come una sentinella, battendosi per "pensioni più eque, per le famiglie, per le imprese, per i giovani, per la sicurezza e per tasse più basse".

Boeri (Inps): abolire la Fornero può aumentare il debito fino a 100 miliardi di euro

Dal punto di vista tecnico si registra una nuova presa di posizione da parte del Presidente dell'Inps Tito Boeri in merito alla possibile abolizione della legge Fornero a seguito dell'arrivo del nuovo Governo. Secondo l'economista, un aumento della spesa pensionistica non è possibile senza aumentare il debito.

"Se continuiamo a spendere sempre di più nelle pensioni senza pensare alle emergenze sociali mettiamo a repentaglio i conti pubblici e rischiamo di gonfiare ulteriormente il nostro debito pubblico", ha affermato Boeri, suggerendo che "l'abolizione della Fornero porterebbe ad un aumento del debito implicito fino a 100 miliardi". Infine, il Presidente dell'Inps ha rilevato che "le proposte sulle pensioni così come scritte costano molto di più di quanto si dice" invitando il futuro esecutivo a "dire chiaramente cosa si farà e cosa no".

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori qualora desiderino aggiungere un commento nel canale "Affari e Finanza" o nella pagina Facebook "Riforma Pensioni e Lavoro" in merito alle ultime novità su lavoro, economia e previdenza riportate nell'articolo.