Tra le novità più rilevanti che saranno messe a disposizione dall'Inps a partire dal mese di luglio c'è senza ombra di dubbio la partenza definitiva della nuova disoccupazione, la NASPI. Si è fatto un gran parlare del nuovo ammortizzatore sociale e di tutte le cose positive e negative della sua natura. Tra stagionali penalizzati, importi erogati che decrescono dal quinto mese e durata, le polemiche si sono sprecate.
Se fino ad oggi se ne parlava soltanto, dal 15 luglio sarà possibile presentare le domande all'INPS. Infatti l'Istituto ha reso operativa la procedura on line con cui si potrà presentare richiesta per il nuovo sussidio.
Cosa c'è di nuovo con la NASPI?
Il Jobs Act di Renzi ha esteso la durata della NASPI a 24 mesi e non a 18 come previsto inizialmente. I requisiti per ottenerla non sono cambiati rispetto al disegno in origine. Quindi bisogna aver maturato almeno 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti l'inizio del periodo di disoccupazione. L'importo non può superare 1.300 euro ed è calcolato sommando tutte gli importi di retribuzione (quella imponibile) degli ultimi 4 anni dividendoli per il numero delle settimane di contribuzione e moltiplicando il risultato per il coefficiente fisso di 4,33.
L'importo così ottenuto verrà preso per un numero di settimane pari alla metà di quelle effettivamente lavorate. L'INPS ha fatto sapere che la domanda deve essere presentata tassativamente entro 68 giorni dalla data di licenziamento.
Gli assegni familiari
L'INPS ha reso noto le nuove tabelle degli assegni familiari già il 27 maggio con una circolare. I nuovi importi entrano in vigore dal primo luglio. Le tabelle sono consultabili sul sito dell'Istituto. Per chiedere l'assegno per il nucleo familiare, bisogna presentare al sostituto di imposta (il datore di lavoro) o all'INPS direttamente il modello di richiesta (ANF) con tutti i redditi percepiti dalla famiglia del richiedente nel 2014. Le tabelle saranno valide fino al 30 giugno 2016.
Le agevolazioni ISEE
Le agevolazioni previste per le famiglie a basso reddito sono state confermate anche per la seconda parte del 2015. Il modello di riferimento per l'accesso a tutte le agevolazioni è sempre l'ISEE. Tra le più popolari, l'assegno di maternità 2015 dello Stato con domanda che va presentata per via telematica all'INPS entro 6 mesi dalla nascita del bambino o dalla data di adozione o affidamento. Anche l'assegno di maternità 2015 dei Comuni va presentata al Comune di residenza entro 6 mesi dalla nascita del bimbo e dalla sua entrata in famiglia se adottato o preso in affido. Ci sono inoltre la riduzione della retta per gli asili nido e mense scolastiche, le borse di studio e le riduzioni delle tasse universitarie e del diritto allo studio e tutti i servizi socio-sanitari presso l'abitazione e domicilio. Previsti anche riduzioni sulle bollette di telefono, luce e gas.