Non possiamo dire che il peggio sia passato ma qualcosa di positivo comincia a muoversi nel mondo metalmeccanico nazionale; ciò alimenta la speranza di cominciare a migliorare la propria condizione di vita dopo tanti sacrifici che i lavoratori italiani hanno dovuto sopportare negli ultimi tempi.

Le good news arrivano dalla casa automobilistica torinese che per bocca del suo Amministratore Delegato Sergio Marchionne ha dichiarato, in una intervista a Repubblica, che, grazie alla totale acquisizione dell'americana Chrysler, il conto economico della Fiat avrà consistenti benefici.

Di ciò se ne avvantageranno anche gli stabilimenti italiani che saranno impegnati a produrre più automobili.



L'Alfa Romeo sarà rilanciata alla grande. Lo Stabilimento di Cassino per struttura e capacità produttiva è il più adatto a raggiungere lo scopo.

E le altre unità produttive? A Mirafiori-Grugliasco saranno fabbricate le Maserati. Melfi produrrà le 500 X e le piccole Jeep. Pomigliano costruirà la Panda.



L'impegno solenne è quello di riattivare tutti gli impianti italiani e di conseguenza di far rientrare dalla cassa integrazione tutte le maestranze.

Pensiamo anche ai tanti vantaggi occupazionali che genererà l'indotto coinvolto nel progetto.



Da segnalare la nuova strategia della Fiat che prevede di uscire dal mass market (pochi acquirenti e molti concorrenti) per puntare sui prodotti di alta qualità.





Come dobbiamo accogliere le parole di mister Marchionne? Il governo di Obama ha creduto in lui, ha investito tanti soldi, che ha recuperato interamente ed il successo americano è sotto gli occhi di tutti.

Ed allora riponiamo fiducia e speranza, possibile che si debba essere noi italiani gli "sfigati"? Il Ministro dell'Economia Saccomanni comincia a pregare che anche il sogno italiano di Fiat si avveri in fretta. Meno spese per cassa integrazione e più entrate per il dissestato bilancio italiano.