Matteo Salvini non ha dubbi su come proseguire la battaglia politica intrapresa dalla Lega. L'obiettivo finale è riuscire a costruire uno Stato più giusto ed efficiente, basato sul rispetto per i lavoratori, sulle capacità imprenditoriali dei cittadini e sulle autonomie locali.

In seguito al successo personale ottenuto durante le recenti elezioni europee, il momento sembra particolarmente propizio per incanalare l'entusiasmo verso uno dei cavalli di battaglia del partito: la raccolta firme utile a raggiungere il quorum per la validazione di cinque quesiti referendari.

L'abrogazione della riforma Fornero sulle pensioni e sul lavoro

Il referendum prevede di porre a tutti i cittadini l'abrogazione della Legge Fornero (istituita con il recente Governo Monti), che va a colpire con regole nuove tutte le categorie di lavoratori, dai giovani ai pensionandi.

La legge Fornero ha provocato molto malcontento tra i destinatari delle misure perché ha portato alla creazione di casi non tutelati; si pensi ad esempio al fenomeno degli esodati, rimasti senza stipendio e al contempo senza la possibilità di accedere alle prestazioni pensionistiche.

Gli altri referendum proposti dalla Lega Nord

La riforma del lavoro e delle Pensioni non sono l'unico tema oggetto dei quesiti referendari proposti dalla Lega.

Tra le numerose proposte vi è l'abrogazione della Legge Merlin sulla prostituzione, l'introduzione di uno stop ai concorsi pubblici per gli immigrati, l'abrogazione della Legge Mancino sui reati di opinione e l'abolizione delle prefetture.

Nel corso delle ultime ore gli sforzi della Lega per trovare un accordo con il centrodestra sembrano aver ottenuto i primi esiti positivi. Giovanni Toti, consigliere politico di Silvio Berlusconi, si dice ben disposto a un'adesione per la battaglia referendaria, perlomeno su alcuni quesiti.

Se queste indiscrezioni dovessero trovare conferma potremmo aspettarci grosse novità in merito al raggiungimento delle 500.000 firme necessarie per l'approvazione dei quesiti posti dalla Lega. C'è comunque ancora tempo per tutti i cittadini che vogliono firmare, possono farlo utilizzando gli appositi moduli presenti in uno degli 8000 Comuni italiani.