Il rinvio al 30 giugno della discussione alla Camera del problema degli esodati non fa che aumentare l'ansia di tutti coloro che sono stati penalizzati in grande misura dalla riforma Fornero: a questo proposito ha parlato il presidente della Commissione Lavoro, Cesare Damiano che ha, ancora una volta, denunciato l'inutilità di quella legge, soprattutto perchè venne giustificata con la crisi economica del Paese.
Governo Renzi, esodati e quota 96, Damiano: 'Ipotesi valide ma troppo costose'
Le proposte per una soluzione del problema ci sono, ma vengono giudicate, dall'Inps e dall'esecutivo, come troppo costose per i conti dello Stato.
La prima ipotesi possibile è rappresentata dallo studio di un criterio di flessibilità che permetterebbe l'uscita dal lavoro non prima del compimento dei 62 anni di età; la seconda dovrebbe prevedere il cosiddetto ritorno alle 'quote' (definizione tanto temuta...), anche se dovutamente aggiornate e corrette.
Governo Renzi, esodati e quota 96, Damiano: 'Le salvaguardie restano la strada migliore'
Per il momento, però, secondo Cesare Damiano, ci si deve accontentare delle 'salvaguardie', in attesa di una legge che, finalmente, possa accontentare un pò tutti. Nonostante ne siano state approntate ben cinque, dal 2012 sino ad oggi, occorre pensare anche ad altri lavoratori che, nel migliore delle ipotesi, dovranno aspettare ancora cinque o sei anni, senza neppure avere la possibilità di usufruire degli ammortizzatori sociali. Damiano, infine, sottolinea il fatto che questo prolungamento dell'età pensionabile continua a creare grossi problemi per quanto riguarda la disoccupazione giovanile.
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