Gli abilitati Tfa non potranno contare sulle graduatorie ad esaurimento. E' questa la notizia diramata dal Ministero dell'Istruzione lo scorso 17 luglio tramite una nota con la quale si puntualizzava che chi ha conseguito l'abilitazione passando il tirocinio formativo attivo (Tfa), non può entrare nelle graduatorie a esaurimento (un tempo dette permanenti).

Nonostante il fatto che i tirocinanti, fin dalla loro istituzione con decreto ministeriale n. 249 del 10 settembre 2010, non hanno mai fatto parte delle graduatorie, la precisazione si è resa necessaria per il fatto che, nei precedenti anni, il legislatore emanava una norma speciale per fare in modo che gli abilitati potessero essere inseriti nelle graduatorie a esaurimento nel momento in cui si procedeva ad un aggiornamento delle liste.

Quest'anno tale prassi è stata interrotta e quindi, l'equivoco che i Tfa potessero rientrare nelle liste a esaurimento, è stato risolto con la loro non inclusione. Pertanto l'entrata nelle graduatorie ad esaurimento riguarderà quest'anno esclusivamente i candidati che fanno riferimento a norme speciali, incompatibili con la recente normativa.

Tfa, come cambia il metodo di reclutamento del personale docente

L'abilitazione che si ottiene superando il tirocinio formativo attivo permette agli aspiranti docenti di poter accedere ai concorsi, a differenza del passato quando bastava il titolo di studio di accesso alla classe di concorso. Ciò determina anche un diverso processo di reclutamento dei docenti con l'obiettivo dichiarato di abbattere il precariato.

Infatti si punterà all'eliminazione progressiva delle graduatorie ad esaurimento e, di pari passo, si procederà con l'istituzione del numero chiuso dei corsi universitari che permettono l'abilitazione stessa. In tal modo si verificheranno, di anno in anno, l'effettivo fabbisogno di personale docente nelle scuole italiane soprattutto in relazione al numero degli insegnanti che andranno in pensione.

Dal confronto si potrà generare uno scarto ridotto al minimo dei docenti abilitati rispetto ai posti disponibili: un traguardo certamente raggiungibile sul quale, comunque, pesa l'incognita proprio delle pensioni: più che mai è essenziale garantire regole certe che possano assicurare un turnover diffuso e, soprattutto, reale.