La tanto attesa riforma Scuola 2014 targata Renzi è stata annunciata mercoledì 3 settembre e già sembra il caso di spulciare il famoso libro online per scoprire alcuni risvolti poco chiari. Si è parlato a lungo della questione delle supplenze e delle cosiddette "supplentiti" di cui sarebbero affetti gli insegnati precari italiani. La novità, allora, sarebbe la fine del sistema delle supplenze o perlomeno la sua riduzione a un fenomeno residuale. In che modo? In questo articolo analizzeremo le linee guida della riforma della scuola 2014 targata Renzi e cercheremo di capire il modo attraverso cui le supplenze verranno di fatto cancellate o ridotte al minimo, con conseguente chiusura della III fascia delle Graduatorie d'istituto.

Riforma scuola 2014, Renzi: il nodo supplenze

Secondo quanto dichiarato all'interno delle linee guida della riforma della scuola 2014, il sistema delle supplenze dovrà essere mandato in soffitta. Il monte ore dei "supplenti" dovrà essere coperto dall'organico funzionale, docenti che, all'interno di reti di scuole, si metteranno a disposizione per tuta una serie di attività didattiche curriculari ed extracurriculari. Ebbene, seppur la novità dell'introduzione dell'organico funzionale può far tirare un sospiro di sollievo ai precari storici della scuola, un'altra questione resta in sospeso, quella appena accennata della "banca delle ore" degli insegnanti.

Riforma scuola 2014, Renzi: la "banca delle ore"

In cosa consiste questa banca delle ore?

Le linee guida sono poco chiare su questo punto: ogni docente sarà "dotato" di una banca delle ore che potranno essere usate per attività didattiche di ogni genere. Il docente, secondo le parole testuali del testo sulla riforma della scuola 2014, "guadagna delle ore" che verranno inserite all'interno della sua "banca ore", le quali ore dovranno essere restituite alla scuola quando ve n'è necessità.

In che modo i docenti accumuleranno (il verbo "guadagnare" sembra veramente poco adatto) queste ore da restituire? Semplice, attraverso il recupero delle giornate di sospensione didattica che sono state deliberate dal Consiglio d'Istituto ad inizio anno scolastico. Insomma, nessuno "sconto" per gli insegnanti, nonostante le sospensioni siano deliberate da un organo della scuola.

Riforma scuola 2014, Renzi: 10 ore non retribuite per coprire le supplenze, un'analisi

Secondo quanto riportato dalle linee guida della riforma della scuola 2014, in media le ore "guadagnate" dagli insegnanti potranno essere circa 8/10 e questo tempo di lavoro sarà dovuto dal docente alla scuola. la domanda ora nasce spontanea: quale sarà la retribuzione di queste ore? O ancora più a monte: queste ore saranno retribuite? Su questo punto, le linee guida sono ellittiche, non dicono nulla. Si tratta di lapsus freudiano? Ed ecco un altro modo per risolvere il nodo supplenze: affidare ai docenti di ruolo ore di lezione "guadagnate" grazie alle sospensioni didattiche decise dalla stessa scuola. e molto probabilmente non retribuite. Insomma, la riforma della scuola 2014 targata Renzi sembra più che altro un abbozzo, manca la precisione dovuta e gli approfondimenti necessari.