Riforma scuola, Renzi: assunzione docenti
La Riforma sul Governo Renzi ha l'obiettivo primario di sanare "la supplentite", patologia della quale sarebbero affetti numerosi docenti. La Riforma della scuola del Governo Renzi avrà come punto cardine l'assunzione del personale della scuola per merito e senza scatti di anzianità. I dirigenti scolastici saranno chiamati ad elevare il proprio ruolo di responsabilità nella scuola e a fruire della digitalizzazione per aumentare l'efficacia del servizio scuola. Anche gli studenti e le famiglie saranno chiamati a rispondere sugli argomenti oggetto di insegnamento, partendo dalla storia dell'arte alla musica, dall'inglese al coding. Dal 15 settembre al 15 novembre - dichiara il premier Renzi - ascolteremo tutti [...] dal momento che si tratta di proposte, non di diktat prendere o lasciare. Queste le parole del premier Matteo Renzi a riguardo della Riforma Scuola che aspetta di essere accettata non solo dal Governo ma dallo stesso mondo della scuola che ne dovrà fruire. Alle ore 10:00 della mattinata di oggi si avrà la possibilità di conoscere il "nuovo Patto Educativo".Riforma scuola, Renzi: il patto educativo
Si attende oggi di conoscere il "nuovo Patto Educativo" sulla scuola, che sarà pubblicato sul sito passodopopasso.italia.it, una sorta di diario di bordo del Governo Renzi presentato un paio di giorni fa. Nella giornata di ieri nella sua newsletter Enews, il premier Matteo Renzi ha anticipato alcuni punti cardine del suo programma di Riforma della scuola e in modo particolare sul "nuovo patto educativo", non considerandola con la dicitura di "ennesima riforma della scuola". Il provvedimento, messo a punto con il ministro Giannini, punta sul merito del personale della scuola che costituisce una "comunità di educanti. Secondo le dichiarazioni di Renzi "educare non è mai un costo", ma il problema sono gli sprechi "inaccettabili soprattutto nei settori chiave" come quello della scuola.Il premier Matteo Renzi aggiunge, inoltre, che chi lo conosce dai tempi di Firenze sa che "per me la scuola è alfa e omega di tutto" [...] ma che la scuola non si cambia con un decreto, ma coinvolgendo famiglie, studenti, insegnanti, presidi, tecnici, amministratori locali. Il Patto Educativo punterà, dunque, sul parere dei veri attori della scuola: personale docenti, studenti e famiglie, con una "non riforma", che dovrebbe cambiare le sorti del precariato dalla scuola dell'infanzia alla secondaria. Grande attesa, dunque, per la pubblicazione delle linee guida e del Patto educativo nel sito passodopopasso.italia.it, sul nuovo equilibrio tra assunzione docenti e lavoro nella scuola.