'Abbiamo un anno di tempo per rivoluzionare la Scuola italiana' così comincia il video pubblicato pochi minuti fa sul sito passodopopasso.italia.it attraverso il quale il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha voluto presentare, in maniera un pò insolita e diversa rispetto alle altre riforme istituzionali, quello che lui ha definito come un 'patto educativo'. 'Dobbiamo dare importanza alla scuola, perchè i politici di solito, quando parlano di scuola la mettono in fondo al sacco, come una delle ultime ruote del carro. Invece, è la scuola il cuore di tutto' ha detto il presidente del Consiglio. 'Se noi saremo capaci nei prossimi dodici mesi di pensare a come l'Italia riesce ad investire sulla scuola, allora costruiremo una bellezza educativa per i nostri figli e per le famiglie, costruiremo la crescita dei prossimi vent'anni.'

Riforma della scuola, Matteo Renzi: 'Due mesi per parlarne, poi da gennaio 2015 si parte'

Concretezza è la parola d'ordine usata da Matteo Renzi che ha detto 'Basta con i precari e la supplentite' ma nello stesso tempo ha precisato che bisogna avere il coraggio di dire che bisogna giudicare gli insegnanti e che gli scatti devono essere sulla base del merito e non dell'anzianità'. Secondo punto, gli argomenti. 'Dal 15 settembre al 15 novembre' ha detto Renzi 'ogni studente ci dovrà dire di che cosa vuole parlare nella scuola italiana. E' giusto dedicare ore in più alla storia dell'arte, all'inglese, all'educazione fisica e motoria, ma sarà bello ascoltare la voce di tutti, perchè la scuola non è del Presidente del Consiglio e nemmeno del ministro. Dobbiamo consentire ai presidi di essere in grado davvero di esercitare l'autonomia. In questi due mesi, vogliamo ascoltare l'opinione di tutti, nessuno si senta escluso e con la legge sulla Stabilità metteremo più soldi sulla scuola perchè mettere i soldi sulla scuola non è un costo ma è un investimento per i nostri figli perchè chi vuole bene all'Italia vuole bene alla scuola. Non è una riforma, c'è da credere in noi stessi, c'è da credere nella scuola.'