La Legge di Stabilità, che in queste ore è in attesa dell'approvazione definitiva, contiene un emendamento già approvato che riguarda le Pensioni anticipate e l'eliminazione definitiva della penalizzazione per chi vuole uscire prima dei 62 anni dal mondo del lavoro. Nel frattempo si attende anche la correzione della normativa per la pensione anticipata conosciuta col nome di opzione donna. Vediamo nei dettagli.

Pensioni anticipate e Legge di Stabilità: cosa aspettarsi?

La normativa vigente stabilisce che i lavoratori che intendono andare in pensione anticipata prima dei 62 anni di età, debbano subire delle pesanti penalizzazioni a livello economico. Infatti, in base alla legge, chi sceglie di andar prima in pensione deve rinunciare all'1% della pensione per ogni anno che precede l'età anagrafica di 62 anni e del 2% per ogni anno che precede l'età anagrafica di 60 anni. Un emendamento della nuova Legge di Stabilità prevede l'eliminazione di queste penalità per tutti coloro che maturano i requisiti contributivi richiesti entro il 31 dicembre 2017.

C'è da dire che la normativa vigente prevede che si possa escludere la penalizzazione se il periodo dei 42 anni e 6 mesi di contributi versati includono esclusivamente prestazioni effettive, senza congedi vari, maternità, gestione separata, ferie, lavoro all'estero, ecc. Ma con la nuova normativa il problema di verificare il tipo di contributi non vi sarà più, perché tutti avranno gli stessi diritti e potranno andare in pensione anticipata senza dover subire alcun tipo di penalizzazione.

Opzione donna, Legge di Stabilità: ci sarà la proroga?

L'opzione donna continua ad essere un nodo da sciogliere il prima possibile. Letteralmente migliaia di donne sono in attesa di sapere se potranno usufruire di questa possibilità di pensione anticipata pur maturando i requisiti nel 2015.

L'interpretazione dell'INPS, giudicata restrittiva perché di fatto anticipa di un anno la chiusura dell'Opzione donna, è adesso al vaglio del Ministero del Lavoro, che al momento non si è ancora pronunciato. Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro alla Camera, si è espresso a favore della possibile estensione, affermando che da tempo si sta aspettando questa correzione che dovrebbe essere pacifica e condivisa. Clicca il tasto Segui in alto vicino al titolo per restare aggiornato.