Si continua a parlare di Pensioni: archiviata la richiesta di referendum abrogativo della LeggeFornero, l’attenzione torna a concentrarsi su altri temi. La proroga dell’opzione contributivo donnecontinua a tenere banco: ci sarà oppure no la possibilità di andare in pensione a 57 anni e 3 mesi(uno in più per le donne) anche nel 2015?Questa domanda insieme alle proposte di modifica dell’istituto della pensione anticipata è al centro dellediscussioni di queste ore.

Come è noto, l’Inpsha sostanzialmente passato la palla al governoRenzi che deve decidere sulla prorogadel regime sperimentale: nel dicembre 2014 l’Istituto di PrevidenzaSociale, infatti, ha spiegato in una circolare che le domande saranno ancorapossibili ma resteranno in standby fino a pronuncia ufficiale da parte dell’esecutivo.

News riforma pensionioggi, 21 gennaio 2015: proroga opzione contributivo donne, perché potrebbe nonesserci

Abbiamo raccontato da queste pagine le indiscrezioni deigiorni scorsi secondo cui il governoRenzi starebbe per emanare un provvedimento di diniego della proroga.

Perchél’opzione donna rischia di saltare?Il passaggio al modello contributivo ha già inciso negativamente sugli assegni:la riduzione va dal 25 al 30% rispetto alla pensione che si sarebbe percepitain caso di uscita con il sistema misto. In alcuni casi sporadici ladecurtazione supera addirittura il 30%. E' vero il prosieguo con la finestra mobile ha un impatto pesante nell’immediato – l’età media è ormai sopra gli 80 anni e ledonne uscirebbero dal lavoro a 57 anni e tre mesi o massimo 58 anni e tre mesise autonome – ma nel lungo periodo le casse INPS “beneficerebbero” comunque delladecurtazione rispetto ai requisiti passati. Va detto, comunque, che la RiformaFornero del 2011 ha previsto il contributivo per tutti, quindi questo aspettoha valore solo se confrontato con il sistema ante-Fornero.

Novità prorogaOpzione Donna 2015, quali scenari per il futuro

Sulla base di quanto abbiamo detto, le signore prossime amaturare i requisiti fissati dal regime sperimentale potrebbero vedersicostrette a lavorare molti anni in più. La pensioneanticipata per le donne, ricordiamolo, è fissata a 41 anni e 6 mesi dicontributi: ciò significa sei anni e mezzo di versamenti in più (l’opzione dicui stiamo parlando prevede l’uscita con 35 anni di contributi), ammesso chenon si opti per la pensione di vecchiaia,fermo restando i requisiti che anche in quel caso tendono a salire con leriforme degli ultimi anni.

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