L'aumento dell'importo delle pensioni per il 2015 sarà di appena un euro. E' questa la triste situazione di disagio cui sono costretti a vivere tanti pensionati, svuotati, dunque, anche della possibilità di guardare avanti con fiducia e nuove speranze. L'indicizzazione delle Pensioni all'inflazione è la prima delle cattive notizie con le quali si apre il nuovo anno.
La bassa inflazione non è mai una buona notizia per un'economia sana, tantomeno per un'economia, come quella italiana, che dovrà uscire dalla crisi.
Per i pensionati ciò si traduce in un assegno che viene innalzato di appena un euro rispetto a quello percepita nel 2014, una rivalutazione quasi impercettibile. Anzi, nei primi due mesi dell'anno, la loro pensione potrebbe essere di importo anche più basso rispetto al 2014 e ciò dipende dal recupero di una piccola somma percepita proprio nell'anno precedente.
Pensioni 2015, perché l'aumento sarà di solo 1 euro?
Cosa determina l'indicizzazione delle pensioni? I bassi incrementi che vengono rilevati dall'Istat tramite il sistema della perequazione: ogni anno, gli importi delle pensioni vengono rivalutati sulla base di un indice di prezzi al consumo rilevato dall'Istituto di statistica.
Tale rilevazione viene effettuata a partire da novembre di ciascun anno, per cui viene stimato un indice non definitivo sulla base dei dati registrati nei primi nove mesi dell'anno. All'inizio dell'anno scorso, sulla base dell'inflazione del 2013, era stato riconosciuto un aumento provvisorio dell'1,2% che, i dati definitivi, avevano stabilito fosse in eccesso rispetto all'1,1% registrato successivamente. E, quindi, l'Inps dovrà intervenire sull'importo delle pensioni per recuperare quello 0,1% di differenza che verrà trattenuto sulle prime due mensilità delle pensioni del 2015: pochi euro, pochi spiccioli, una bestemmia se pensiamo che si tratta di pensioni che non bastano a vivere dignitosamente.
Proprio le pensioni minime sono al centro di molte polemiche per la loro esiguità: l'importo minimo, originariamente stimato per il 2014 di 501,38 euro mensili, è stato rivisto a 500,88 e, su questa base di partenza, a 502,38 per il 2015: dunque, rispetto a quanto percepito nel 2014, appena un euro in più. Sui quali, però, a gennaio e febbraio, l'Inps tratterrà circa 6 euro che ha versato in più nel 2014: quindi l'importo minimo di gennaio e febbraio delle pensioni sarà di 499 euro.