In quest'ultima settimana molte sono state le notizie relative alla riforma delle pensioni. Giuliano Poletti, ministro del Lavoro, è tornato a parlare della volontà del governo Renzi di affrontare la revisione del sistema previdenziale. Tito Boeri, presidente dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS), ha evidenziato la necessità di un intervento sulle Pensioni e di una riforma della governance dell'Istituto.
Una novità che ha ricevuto consensi da parte di molti è la costituzione del Consiglio di indirizzo e sorveglianza (Civ), quell'Ente in grado di controllare i vari cambiamenti a cui sarà soggetta la previdenza italiana. Lo stesso Civ auspica un intervento strutturale sulla legge attualmente in vigore.
Nel corso della settimana si è tornato a parlare di Province e dei lavoratori in esubero presso questi enti territoriali. Una delle ipotesi potrebbe essere quella di pervenire al prepensionamento dei predetti dipendenti. Proprio di questo argomento si parlerà la prossima settimana quando si discuterà della riforma della Pubblica Amministrazione in un importante incontro tra governo e sindacati, previsto per l'11 febbraio.
Nei giorni scorsi sono tornate in auge le varie ipotesi di uscita anticipata che hanno portato a molte discussioni tra tutte le forze politiche. Ricordiamo quali sono le proposte sul tavolo del presidente del Consiglio, Matteo Renzi: uscita dei lavoratori al raggiungimento di quota 100, pensione con penalizzazioni a partire da 62 anni di età e 35 anni di contributi, sistema contributivo per tutti i lavoratori, prestito pensionistico da restituire al momento del raggiungimento dei requisiti pensionistici, part-time per quelle persone prossime alla pensione allo scopo di creare una staffetta generazionale.
Inoltre, è stata avanzata una nuova ipotesi da parte di Ignazio Messina, leader di Italia dei Valori, con la quale si prevede l'uscita anticipata a 60 anni con 35 anni di età contributiva con una penalità del 10 percento che decresce con l'avanzare dell'età anagrafica e con incentivi per chi resta fino a 70 anni. Lo stesso Messina propone anche un tetto alle pensioni d'oro per gli importi al di sopra di 5mila euro.