Si è appena conclusa una settimana molto tormentata nella Scuola, e se ne apre un'altra altrettanto, e forse più intensa. La discussione sulla buona scuola procederà adesso a ritmi serrati con l'arrivo degli emendamenti presentati alla Commissione cultura della Camera. Le proposte più significative hanno il consenso del premier Matteo Renzi, nonché segretario del Partito democratico.

Vediamo assieme, quali sono le proposte di modifica che maggiormente hanno un impatto ed una ricaduta sul disegno di legge originario presentato dal Governo stesso.

Questione concorso 2015. Le novità, gli emendamenti

Il concorso dovrà essere destinato ai soli abilitati. Gli idonei al concorso 2012 avranno un percorso agevolato e particolare attenzione, ad oggi, però, non abbiamo ancora certezze sul loro posizionamento. I docenti delle Graduatorie d'istituto con 36 mesi di servizio vedranno una quota di posti riservati, così come avevamo anticipato in un nostro articolo di qualche giorno fa.

Inoltre per questi precari è prevista la loro non partecipazione alla prova selettiva ed un riconoscimento più adeguato dei servizi scolastici prestati, ovviamente nel concorso 2015, per agevolare il loro inserimento in ruolo.

Questioni riguardanti l'organico. Le novità, gli emendamenti

La novità più rilevante riguarda la possibilità di chiamare supplenti anche sui posti dell'Offerta Formativa, aumentando in tal modo i posti messi a disposizione per i docenti precari inseriti nelle Graduatorie d'istituto, si stima intorno all'8 per cento. Tale possibilità fino ad oggi era preclusa e penalizzante in modo significativo per i docenti di seconda e terza fascia. Inoltre si ribadisce che i docenti di ruolo con competenze formative e professionali inerenti l'insegnamento da impartire, possono sostituire i colleghi assenti.

Antecedentemente all'entrata in vigore del previsto piano di assunzioni, a quei docenti che in questi anni sono rimasti bloccati fuori dalla provincia per il blocco pluriennale, sarà data facoltà di mobilità interregionale. Inoltre verranno istituiti al posto degli albi provinciali, albi di reti di scuole. I docenti precari sarebbero a disposizione di scuole prossime territorialmente.

Il potere affidato inizialmente ai Dirigenti scolastici viene ridotto e limitato. Per quel che concerne la scelta e la valutazione dei docenti ed il Piano dell'offerta formativa (conosciuto semplicemente come POF), il dirigente dovrà essere affiancato da due docenti con la presenza di genitori e studenti.

Tale gruppo prende il nome di "Comitato di valutazione". Mentre gli organi collegiali, di concerto con il dirigente scolastico, dovranno essere protagonisti attivi per la elaborazione e concretizzazione del piano triennale dell'offerta formativa.

Il dirigente potrà essere affiancato, nelle sue funzioni, da collaboratori, il cui numero non potrà superare il 10% dell'organico. Negli emendamenti viene anche previsto che nel caso di negligenze o errori nell'esercizio delle sue funzioni, il dirigente ne pagherà direttamente le conseguenze. Noi ne seguiremo gli sviluppi e vi terremo aggiornati. Voi intanto seguiteci cliccando "segui" su in alto sopra al titolo.