Nella giornata di ieri si è svolto l'incontro tra sindacati e governo Renzi sul tema della riforma Scuola 2015 e sembra che l'accordo non sia stato raggiunto. I vari sindacati, tra cui i confederali CGIL, CISL e UIL, ma anche COBAS e altri, hanno rilasciato dichiarazioni molto dure: la linea del governo sarebbe quella di andare avanti a oltranza, senza ritoccare più alcuno dei punti considerati maggiormente critici (il precariato, il ruolo del dirigente, il sistema di valutazione e premialità).
Intanto arrivano le prime news da parte dei sindacati rappresentativi che lanciano nuove date per la mobilitazione contro la riforma: il 18 e il 19 maggio.
L'incontro tra governo Renzi e i sindacati, news sulla riforma scuola 2015 al 13-05
Renzi sembra insistere sulla "linea dura" e voler andare avanti come un treno, questo il commento di Bernocchi dei Cobas a margine dell'incontro governo-sindacati per discutere degli emendamenti approvati al ddl di riforma scuola 2015. A fargli sostanzialmente eco, c'è stato l'intervento della Camusso della CGIL che ha sottolineato quanto sia stato infruttuoso il confronto, dal momento che da parte del governo Renzi non c'è stata alcuna intenzione di ascoltare le richieste che provengono dal mondo della scuola e dalla società civile.
Dello stesso avviso, anche se con commenti più morbidi, i segretari della CISL e della UIL. L'incontro, insomma, si è chiuso con un "nulla di fatto" e sembra che i sindacati stiano già pensando a delle contromosse: la mobilitazione, questo è stato chiaro fin dal primo momento, non si sarebbe fermata ed infatti sono già arrivate le prime chiamate per nuove forme di protesta. La stessa Camusso ha minacciato di promuovere il blocco degli scrutini, qualora la situazione e il clima non cambino.
18 e 19 maggio: la mobilitazione contro la riforma scuola 2015 di Renzi, news 13-05
Ieri 12 maggio c'è stato lo sciopero contro le prove Invalsi, segno che il clima nel mondo della scuola è particolarmente incandescente.
C'è battaglia dei numeri sulla riuscita, ma le adesioni sembrano aver comunque sfiorato il 25%. In giornata, poi, è giunta la notizia della fumata nera: l'incontro governo-sindacati è stato un fallimento e la mobilitazione contro la riforma scuola 2015, dunque, riprende. Mentre Susanna Camusso minacciava la possibilità del blocco degli scutini, i sindacati rappresentativi hanno chiamato due giornate di mobilitazione: lunedì 18 e martedì 19 maggio vi saranno due presìdi dinanzi Montecitorio e il tam tam avverrà soprattutto tramite social network e mediante flashmob e assemblee organizzative. Le prossime date importanti, dunque, sono il 14 maggio, quando si apriranno le discussioni alla Camera sul ddl di riforma scuola, il 18 maggio, prima giornata di mobilitazione, e 19 maggio, giorno dell'approvazione e nuova giornata di mobilitazione.
È tutto con le ultime news sulle mobilitazioni contro la riforma scuola 2015 di Renzi. Per continuare a ricevere aggiornamenti, il nostro consiglio è di cliccare su "Segui" in alto sopra il titolo dell'articolo.