Non è ancora chiaro come proseguirà la mobilitazione contro la riforma scuola 2015 di Renzi, ma prosegue l'analisi di tutte le questioni contenute all'interno del tanto contestato ddl sulla "buona Scuola". Un tema importante è quello che riguarda il concorso scuola 2015 e anche su questo le polemiche sono molto accese: da una lettura attenta del testo viene fuori quella che sarà la possibile carriera del vincitore del concorso, sempre più stretta tra la necessità di specializzazioni e tirocini, dal momento che il contratto che si riceverà sarà a tempo determinato e della durata di soli tre anni.
Riforma scuola 2015: la carriera del vincitore del concorso scuola
Le novità che riguardano la carriera del vincitore del concorso scuola sono connesse ad un emendamento accolto dell'on. Ghizzoni che intende disciplinare l'accesso alla professione, secondo le direttive del ddl di riforma scuola 2015. L'emendamento chiarisce tutta una serie di punti: in primo luogo si darà avvio a un sistema di concorsi a scadenza pluriennale che rappresenteranno l'unica via per poter accedere all'assunzione; i contratti saranno a tempo determinato e della durata di tre anni; la carriera del futuro docente dovrà attraversare altri due step per raggiungere la stabilizzazione con contratto a tempo indeterminato: nel corso del primo anno di contratto, il docente in prova dovrà conseguire un diploma di specializzazione per l'insegnamento dopo aver frequentato un corso annuale; nei due anni di prova succesivi, il docente dovrà sottoporsi a un tirocinio, all'interno del quale andrà a sostituire docenti assenti.
Insomma, il vincitore del concorso scuola avrà una carriera molto lunga. Il sistema, comunque, di fatto annuncia anche la fine del sistema delle supplenze.
Concorso scuola 2015 e riforma scuola Renzi: gli esclusi, news 12-05
Il sistema previsto dall'emendamento al ddl di riforma scuola 2015, comunque, non varrà per il concorso scuola 2015, quello che dovrebbe essere bandito entro il primo ottobre, ma a partire dai successivi.
Intanto, restano le polemiche soprattutto per coloro che si trovano ad essere esclusi dalla possibilità di parteciparvi, i semplici laureati: quale sarà il loro futuro? Senza la laurea abilitante e senza un corso che possa dare l'abilitazione, sullo stile del TFA, questa categoria di aspiranti docenti si troverà a dover fare i conti con l'assenza assoluta di possibilità.
Al momento, non sembra esserci stata alcuna volontà politica di limitare questa situazione: è probabile comunque che questo apra il fianco alla possibilità di nuovi contenziosi.
È tutto con le news al 12 maggio sulle nuove regole del concorso scuola e sulla riforma 2015 di Renzi. Per ricevere aggiornamenti su queste questioni, è possibile cliccare su "Segui" in alto al di sopra del titolo dell'articolo.