Il Comitato per la legislazione della Camera ha preso in esame il disegno di legge sulla Scuola varato dal Governo il mese scorso. Il giudizio è nettamente negativo e peserà non poco sull'iter parlamentare del provvedimento che dovrebbe riprendere domenica 3 maggio in Commissione Cultura della Camera.
Il Comitato ha sollevato non pochi problemi sul testo del disegno di legge, non ultimo il fatto che vengono utilizzate espressioni in inglese anziché in lingua italiana.
Il parere è lungo, complesso e articolato ed è contenuto in almeno 15 pagine: nessun articolo si salva dalle osservazioni negative del Comitato che in alcuni casi fa letteralmente "a pezzi" parti significative e importanti del provvedimento, come per esempio quella relativa ai nuovi criteri di assunzione dei docenti che dovrebbe avvenire tramite albi territoriali e non più mediante le classiche "graduatorie".
Vedremo nei prossimi giorni se la Camera ne vorrà tenere conto.
Il prossimo appuntamento in Parlamento è previsto appunto per domenica 3; la settima successiva i lavori proseguiranno però non soltanto in Commissione Cultura ma anche in altre Commissioni.
Particolarmente attesi sono i pareri del Bilancio e degli Affari Costituzionali: quest'ultima Commissione dovrà chiarire se il disegno di legge violi o meno uno o più principi costituzionali come le opposizioni e alcune organizzazioni sindacali stanno sostenendo. È molto atteso anche il parere della Commissione Bilancio che dovrà dire se le risorse stanziate dalla legge di stabilità sono sufficienti per garantire le 100mila assunzioni previste dalla legge ed evidenziate anche dal premier Renzi in un appello indirizzato ai docenti.
Ma intanto il parere espresso dal Comitato sta facendo il giro del WEB alimentando la protesta contro il disegno di legge che culminerà martedì 5 maggio nello sciopero indetto dai Cobas e dalle 5 maggiori sigle sindacali (Flc-Cgil, Cisl-Scuola, Uil-Scuola, Snals e Fgu-Gilda).
Sciopero al quale, nelle ultime ore ha aderito anche l'Unicobas. A meno di sorprese dell'ultima ora il disegno di legge sarà approvato dalla Camera il 19 maggio e subito dopo sarà trasmesso al Senato.