Riforma della Scuola e riforma delle Pensioni si incontrano e lo fanno sul terreno della pensione a Quota 96 per gli insegnanti che hanno subito le conseguenze della nefasta Legge Fornero, le cui novità impedirono loro di andare in pensione già dopo l'anno scolastico 2011/12 anche avendo maturato i requisiti anagrafici e contributivi. Due partiti ora all'opposizione del governo Renzi, il Movimento 5 Stelle e SEL, hanno presentato un totale di sette emendamenti al ddl La Buona Scuola attualmente in discussione alla Camera dei Deputati, modifiche il cui punto principale è il mandare in pensione con Quota 96 a partire da settembre 2015 un numero massimo di docenti compreso tra 3000 e 4335.

Diamo dunque uno sguardo agli elementi principali di queste proposte, che è bene dire subito difficilmente saranno inserite della riforma della scuola che ha in mente l'esecutivo: il ddl La Buona Scuola è ormai prossimo all'approvazione in Parlamento e da quello che è emerso fin'ora il governo non è molto propenso al dialogo e va diritto per la sua strada, anche se la questione dei Quota 96 sembra forse quella su cui c'è più margine di manovra rispetto alle altre relative a scuola e pensioni (cfr l'articolo Pensione anticipata precoci, Quota 100 e Opzione Donna: il governo deve metterle da parte?)

Quota 96, le proposte di SEL per modifiche a La Buona Scuola

Nell'emendamento a La Buona Scuola di SEL firmato dagli onorevoli Pannarale, Giancarlo Giordano, Marcon, Melilla, Airaudo, Placido si legge che "Il beneficio di cui al comma 1 è riconosciuto, con decorrenza dalla data del 1 settembre 2015, nel limite massimo di 3.000 soggetti": questi soggetti sono identificati nell'articolo 1 e sono il "personale della scuola che abbia maturato i requisiti entro l'anno scolastico 2011/2012, ai sensi dell'articolo 59, comma 9, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni" ovvero proprio i docenti che a quella data avevano raggiunto la Quota 96 e sarebbero potuti andare in pensione, se un'imprecisione nell'applicazione delle tempistiche proprie del settore scolastico all'interno della Legge Fornero non li avesse costretti a restare al lavoro ancora per alcuni anni.

cioè fino ad ora.

L'emendamento di SEL prevede limiti di spesa a 35 milioni di euro per l'anno 2016, a 105 milioni per il 2017, a 101 milioni per il 2018, a 94 milioni per il 2019 e a81 milioni per il 2020 ma anche un monitoraggio delle domande che dovrebbero essere considerate con "un criterio progressivo risultante dalla somma dell'età anagrafica e dell'anzianità contributiva vantate dai singoli richiedenti alla data del 31 dicembre 2012": chi prima ha raggiunto i requisiti per la Quota 96 meglio potrebbe alloggiare insomma...

Quota 96 per la pensione degli insegnanti, le proposte del M5S

Passando all'emendamento del Movimento 5 Stelle per modifiche al ddl La Buona Scuola, proposto dagli on.

Marzana, Luigi Gallo, Vacca, D'Uva, Simone Valente, Di Benedetto, Battelli, Brescia, Cominardi, Ciprini, Lombardi, Chimienti, Dall'Osso, emerge che è rivolto anch'esso a quei soggetti che raggiunsero i requisiti per la pensione Quota 96 entro l'anno scolastico 2011/2012, ma i limiti massimi di spesa sono previsti più alti che nell'emendamento di SEL (103,63 milioni per il 2015 - 261,5 milioni per il 2016 - 234,9 milioni per il 2017 - 101,9 milioni per il 2018 - 87,8 milioni per il 2019) e la platea dei potenziali beneficiari sale a 4335 lavoratori.

Secondo voi il governo Renzi farà qualcosa per i Quota 96, o come abbiamo già considerato nell'articolo Riforma delle pensioni e rimborsi: trucchetti del governo in arrivo anche in questo caso troverà una scappatoia?