Se il no opposto dalla Consulta in merito al referendum pro abolizione della Legge Fornero aveva contribuito a riaccendere i riflettori sull'incapacità della riforma di provvedere alle esigenze dei pensionandi di oggi e di quelli di domani, la sentenza con la quale la stessa Consulta ha invece obbligato il governo a risarcimenti miliardari ha contribuito ad infiammare dibattito e contesto d'azione. In Parlamento continuano a proliferare ddl sulla pensione anticipata 2015, l'ultimo quello della Lega Nord a firma Fedriga, e anche in merito ad altre vertenze la situazione pare essersi sbloccata.

Il provvedimento del Carroccio tratta ad esempio la questione esodati, in attesa della settima salvaguardia, ma anche quella connessa all'opzione donna con la richiesta di formalizzare uno stop alle finestre di accesso. Proprio a proposito dell'opzione donna bisogna poi evidenziare l'appello mosso da Dianella Maroni, che tramite la pagina Facebook del comitato ha inteso scuotere le coscienze di tutte le aderenti sottolineando l'importanza di sottoscrivere la class action. Un eventuale sentenza del TAR dispiegherebbe effetti anche per chi non vi ha aderito, ma come sottolineato dalla stessa Dianella 'essere tante è importante'.



Ultime news Pensione anticipata 2015 opzione donna ed esodati: ecco il ddl 3002, fondamentale aderire alla class action contro l'INPS

E' il ddl 3002 quella a firma Fedriga, con il Carroccio ad aver formalmente richiesto al governo l'estensione dei benefici previdenziali per i lavoratori esodati e dunque una settima salvaguardia. L'idea del partito di Salvini è quella di utilizzare per intero le risorse del fondo esodati senza che l'esecutivo Renzi imponga dei vincoli temporali sull'accesso alla salvaguardia. Parlando di esodati non può non venire in mente la Legge Fornero che con statuizioni imprecise e in alcuni punti maldestre ha contribuito alla nascita della loro vertenza: le prime sei salvaguardie autorizzate dai vari governi per tutelare questa categoria sono costate oltre 14 miliardi di euro, cifra che in aggiunta ai 16 miliardi di euro stimati dall'agenzia NENS in riferimento alla cifra che il governo dovrà tirare fuori per rispettare la sentenza della Corte Costituzionale fanno 30 miliardi di euro. Ed è solo un conteggio approssimativo che non tiene conto di tanti altri fattori; certo viene da sorridere pensando che una legge elevata a salva vita di italiani e finanza pubblica sia costata una cifra così mostruosa alle casse erariali. Per non parlare poi degli enormi costi sociali dei quali Renzi and co. non si curano minimante. E se un'eventuale intervento sulla pensione anticipata 2015 dovesse saltare la Legge Fornero sarebbe riuscita nell'incredibile impresa di ostacolare nuove riforme di stampo politico a quasi 5 anni dalla proprio ratifica. Un record.



Il ddl della Lega Nord incentrato su pensione anticipata 2015 e prepensionamento interessa anche l'opzione donna. A breve l'INPS dovrebbe emanare un messaggio interno col quale avvisare che le domande di accesso all'istituto andranno tenute in debita considerazione ma sullo sfondo permane sempre la questione della class action, con il maggior numero possibili di lavoratrici chiamate ad aderirvi. L'appello, accorato e deciso, è giunto dalla coordinatrice del comitato di categoria Dianella Maroni: 'A tutte le amiche che maturano i requisiti di legge […] entro il 31 dicembre 2015 ricordo che é possibile aderire alla class action (ogni informazione al riguardo è disponibile sulla pagina Facebook del movimento, ndr.). Noi vogliamo che venga ripristinato il diritto per poter andare in pensione […] Aderire alla class action é un atto di lotta collettiva di donne che assieme sanno di poter contare e incidere per i propri diritti. Essere tante é importante'. Ecco il link della pagina da dover monitorare per raccogliere tutte le informazioni del caso: https://www.facebook.com/groups/1455494464707618/?fref=ts.