Il rimborso della pensione prioritario su Opzione Donna, pensione anticipata precoci e Quota 100 - Davvero, ormai è palese pure ai sassi che in Italia è più che mai necessaria una riforma delle Pensioni, l'ennesima in pochi decenni, perchè parliamoci chiaro: qua non si capisce più nulla e i problemi arrivano uno dietro l'altro. Inutile girarci intorno, bisogna dire esplicitamente che il governo Renzi eredita una patata bollente gigantesca dovuta al caos degli interventi passati: la Legge Fornero ha creato i casi Quota 96 della scuola e degli esodati, ora con la bocciatura della norma sul blocco della rivalutazione della pensione negli anni 2012/13 ci sono 10-15 miliardi da trovare per il rimborso delle pensioni a milioni di pensionati, in più la questione della pensione anticipata per lavoratori precoci o non precoci con Quota 100 non sembra vicina ad una soluzione, e come se non bastasse ci si porta dietro l'incertezza su termini e requisiti per la pensione anticipata delle lavoratrici con l'Opzione Donna, o Opzione Contributivo, una possibilità data dalla riforma delle pensioni del 2004 targata Roberto Maroni, ministro del governo Berlusconi.

Le notizie sulle pensioni di questi giorni sono dominate dalla questione dei rimborsi della pensione dovuti dall'Inps, quindi dallo Stato, dopo che la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la norma contenuta nella Legge Fornero che ha bloccato la perequazione della pensione, cioè il suo adeguamento all'inflazione, nel 2012 e 2013 se l'assegno era superiore al triplo del minimo INPS. Appare sempre più probabile che il governo Renzi non rimborserà tutti gli aventi diritto perchè ha la possibilità, confermata dalla stessa Consulta, di poter modificare la Legge Fornero retroattivamente e quindi dare quanto dovuto solo alle pensioni più basse tra quelle che hanno subito il blocco, ovvero quella tra tre e cinque volte il minimo INPS; si parla comunque di parecchi miliardi il cui utilizzo per questo nuovo problema metterà in crisi i conti pubblici, forse togliendo importanza ad altre questioni relative alle pensioni.

Nell'articolo Il governo Renzi può cambiare la Legge Fornero, rimborso non a tutti trovate i dettagli.

C'è da dire però che per l'Opzione Donna il problema potrebbe non essere strettamente economico perchè per andare in pensione anticipata un po' prima le lavoratrici interessate devono accettare il passaggio dal sistema retributivo al sistema contributivo, il che comporta una riduzione dell'assegno mensile.

Come già scritto nell'articolo Opzione Donna: scadenza della domanda è un problema di tempistiche e bisogna vedere se lasciando questa possibilità anche per tutto il 2015, quindi a più lavoratrici che se si decidesse di tenere le scadenze attuali del 2014, si spenderebbe di più adesso (nel prossimo biennio) invece che più in là negli anni perchè appunto più donne andrebbero in pensione prima.

Non per portare rogna, ma i lavoratori precoci e quelli intorno a Quota 100 che vorrebbero andare in pensione anticipata rischiano seriamente di restare a guardare, anzi a lavorare: è si vero che i ddl sulla pensione anticipata a Quota 100 o 97 di Cesare Damiano e della Lega Nord sono stati presentati in Commissione alla Camera dei Deputati e quindi dovranno essere discussi, ma da questo verso il governo Renzi non ci sente proprio ed ha fatto capire più o meno esplicitamente nel recente passato che non ritiene la questione una priorità. Con il nuovo problema dei rimborsi ai pensionati e della rivalutazione della pensione da affrontare, questo senza scampo, il resto rischia di passare in secondo piano se non proprio al dimenticatoio.