Nel pomeriggio del 10 giugno, il presidente dell'Inps Tito Boeri è intervenuto in commissione lavoro alla Camera in un audizione in cui ha fatto il punto sui possibili costi della riforma Pensioni 2015 e delle proposte depositate tempo fa, come il ddl 857 di Damiano che propone quota 97, quota 100 o quota 41 per i precoci, come soluzioni per uscire dal mondo del lavoro. Boeri ha di fatto bocciato per ragioni economiche queste proposte, appoggiando invece l'opzione donna INPS (che prevede l'uscita già a 57 anni di età in cambio di un calcolo integralmente contributivo della pensione).
Parole anche per gli esodati e per la staffetta generazionale di cui tanto si è parlato ultimamente.
Riforma Pensioni INPS: Boeri boccia proposte per precoci e quota 100
E' un duro colpo per chi negli ultimi tempi sperava che l'ormai famoso ddl 857 di Damiano potesse diventare realtà, se non con la quota 100 per tutti, almeno con la quota 97 che prevedeva una piccola penalizzazione in cambio di un uscita anticipata dal mondo del lavoro a 62 anni di età e 35 di contributi. Invece il presidente dell'INPS Boeri ha portato le sue ragioni, calcoli alla mano, per cui la riforma non potrà basarsi sulle quote.
Di conseguenza è difficile anche pensare che la quota 41 per i lavoratori precoci (inclusa sempre nel ddl di Damiano) possa vedere luce se saranno bocciate la quota 100 e la quota 97, ma va comunque ricordato che il potere decisionale su quale strada intraprendere per la riforma delle Pensioni non spetta all'INPS, ma al Parlamento: "I costi di questa operazione sono ingenti ( 10 miliardi per quota 100 e 8,5 per quota 97) ma è il Parlamento che dovrà decidere cosa fare, L'Inps si limita ad un supporto per le decisioni", ha detto ieri Boeri in commissione.
Novità Pensioni: si a opzione donna INPS, Boeri parla anche di esodati e staffetta
Brutte notizie per le pensioni dei precoci quindi, ma al contempo un apertura positiva per l'opzione Donna Inps con Boeri che ancora una volta si dimostra favorevole ad una pensione anticipata anche a 57 anni in cambio di un ricalcolo interamente contributivo.
Anzi, l'idea di Boeri è quella di estendere anche per gli uomini e per tutte le categorie un'opzione simile a questa per favorire l'uscita dal mondo del lavoro. Per quanto riguarda invece il caso degli esodati, con la 104 che non è sufficiente per tutti gli aventi diritto e che probabilmente sarà ampliata per includere chi ancora è rimasto escluso dalle salvaguardie. Infine Boeri boccia anche la staffetta generazionale, di cui tanto si è parlato e che sembrava un cavallo di battaglia del Governo Renzi, perchè "sia per i pesi sulla fiscalità generale sia per le distorsione che rischia di creare. In nome di questa filosofia abbiamo avuto una eredità pesante per la finanza pubblica". Voi cosa ne pensate? Siete favorevoli ad una pensione anticipata con il contributivo? O preferite le quote? Fateci sapere qui sotto e cliccate segui per esser aggiornati sulle prossime decisioni.