Secondo l'onorevole Chimienti del M5S, non soltanto il maxiemendamento del governo Renzi non tocca i nodi critici centrale della riforma Scuola 2015, ma riesce addirittura a peggiorare l'unico aspetto "positivo", quello delle assunzioni. Il colpo di mano di Renzi è oramai sicuro: si voterà la fiducia in giornata e, nonostante le opposizioni siano abbastanza concordi nel mantenere la linea dura (ma con differenza sostanziali tra il votare no, astenersi e uscire dall'aula), con ogni probabilità il provvedimento passerà.

L'iter parlamentare, però, prevede altre tappe: un nuovo incardinamento del testo nelle commissioni competenti della Camera e poi la votazione definitiva prevista per il 7 luglio. Intanto, oggi ci sarà forse l'ultima grande manifestazione del mondo della scuola con chiamata unitaria da parte di tutti i sindacati, confederali e rappresentativi: flash-mob e cortei invaderanno Roma, ma le speranza sono poche. Se la manifestazione del 5 maggio non ha bloccato Renzi, difficilmente potrà accadere qualcosa nella giornata di oggi.

Ultime notizie sulla riforma scuola 2015 di Renzi: caos assunzioni e concorso

Ma in che senso il maxiemendamento alla riforma scuola 2015 di Renzi peggiora il piano assunzioni? La risposta è molto semplice e riguarda i tempi tecnici e di attuazione: secondo quanto previsto dalle normative del ddl emendato, soltanto la metà delle assunzioni potrà avvenire all'inizio dell'anno, mentre le altre circa 50mila si avranno nel corso dell'anno scolastico, quando le scuole avranno prodotto la documentazione per il fabbisogno concreto e reale nell'organico funzionale. Per Renzi, la colpa è della mobilitazione che, avendo rallentato il processo di riforma, ha fatto in modo che i tempi tecnici venissero a mancare.

Le opposizioni attaccano il premier per l'ennesimo colpo di mano sul mondo della scuola. I sindacati sperano che la grande manifestazione di oggi possa avere una ricaduta sulla decisione del Parlamento e si appella al buon senso dei senatori. Del resto, la scelta per quanto riguarda la richiesta della fiducia su una riforma tanto importante e che avrà grandi ricadute sul sistema-Paese viene considerata assolutamente anti-democratica: il M5S chiede le elezioni anticipate e la caduta del governo Renzi.

Intanto, al di là dei proclami, la riforma scuola 2015 sarà a breve legge: si compie anche la beffa per i precari delle Graduatorie d'Istituto, i docenti abilitati TFA, PAS e SFP, che dovranno sottoporsi all'ennesimo concorso scuola, quello che dovrebbe essere bandito entro il 1 dicembre 2015.

Anche su questo tema, il caos regna sovrano: il concorso dovrà essere bandito sul fabbisogno ed è fortemente probabile che il numero di 60mila posti per le assunzioni vada incontro ad un deciso ridimensionamento.

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