Non accennano a placarsi le polemiche che stanno ruotando da mesi intorno alla riforma Buona Scuola, ancor più ora che il testo renziano è divenuto legge. Come a mettere benzina sul fuoco, poi, ogni qualvolta un esponente del governo rilascia un'intervista con l'obiettivo di difendere la 'rivoluzione di Renzi', il mondo scolastico si scalda di conseguenza ancora di più. E' il caso dell'intervento del ministro Stefania Giannini di mercoledì scorso, presso la redazione del quotidiano 'Il Messaggero': alcune dichiarazioni del responsabile dell'istruzione italiana sono piaciute poco anche al segretario generale dell'Ugl Scuola (Unione Generale del Lavoro), Giuseppe Mascolo che non ha potuto fare a meno di replicare alle parole pronunciate dall'esponente del governo.

Ugl, Mascolo: '45 euro sono briciole rispetto al denaro che avete sottratto agli stipendi' 

Mascolo non riesce a capacitarsi di come il ministro Giannini possa continuare a vantare la 'Buona Scuola' sul piano economico e delle risorse finanziarie messe a disposizione, insistendo a ribadire come si tratti di soldi che il governo ha investito sulla scuola. 'In realtà', afferma il sindacalista 'non si tratta di risorse aggiuntive ma di denaro sottratto a lavoratori che stanno attendendo invano da anni il rinnovo del loro contratto'. Il segretario Ugl Scuola reputa assurdo che il governo insista nel nascondersi dietro il famoso voucher da 500 euro, altrimenti chiamato come la 'carta del professore' e lo paragoni ad un aiuto economico che lo Stato metterà a disposizione di tutti i docenti per la loro formazione. Mascolo afferma che si tratta solo di 'briciole' rispetto a quello che dovrebbe essere l'adeguamento economico spettante al personale docente e ATA, altro che quei 45 euro 'netti' menzionati dal ministro.

Riforma scuola, Mascolo al ministro Giannini: 'Smettetela di mentire sulle assunzioni'

Il segretario dell'Ugl rincara la dose nei confronti del governo, affermando che dovrebbe smetterla di continuare a farsi vanto delle centomila assunzioni, visto che è ormai palese che la riforma non abbia affatto risolto i problemi riguardanti l'organico: semmai l'esecutivo, afferma Mascolo, dovrebbe avere il buon senso di ammettere che il piano assunzioni previsto dalla Buona Scuola è stato dettato dagli obblighi imposti dall'Unione Europea e dalle relative sentenze riguardanti l'abuso dei contratti a termine. Mascolo conclude la propria replica al ministro Stefania Giannini affermando che continuare a ripetere che andrà tutto per il verso giusto rappresenta una menzogna raccontata prima di tutto a sè stessi e poi a tutto il Paese, in quanto la Buona Scuola finirà per danneggiare la scuola pubblica oltre ad offendere la professionalità di chi ci lavora ogni giorno.