La protesta dei lavoratori precoci si è spostata potremmo dire per la seconda volta dal web alla piazza. Dopo la prima manifestazione del 15/9 sotto la sede del Mef a cui ha partecipato una piccola delegazione di precoci, martedì 22/9 a Roma un numero più nutrito di lavoratori ha colto l'occasione per manifestare nuovamente accanto alle donne e agli esodati. L'obiettivo dei lavoratori è quello di chiedere che la Quota 41 divenga oggetto di discussione all'interno della prossima Legge di Stabilità.
La stessa Camusso ha ribadito (Quotidiano.net) che il tema delle Pensioni deve essere la priorità del Governo Renzi. E' fondamentale, dice il segretario della Cgil, agire sul sistema pensionistico attuale sia per migliorare le condizioni delle persone che hanno già versato 40 anni di contributi, sia per tutelare quanti non potrebbero lavorare fino ai 67 anni perché svolgono mansioni troppo pesanti. Alla luce della nuova protesta in atto a Roma e a partire dalle ultime dichiarazioni di Susanna Camusso abbiamo deciso di intervistare Roberto Occhiodoro, uno degli amministratori del gruppo 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' , eccovi quanto è emerso.
Pensioni precoci: intervista esclusiva a Roberto Occhiodoro
- Il 22/9 i lavoratori precoci sono tornati a manifestare in piazza a Roma sotto la sede del Mef. Quali avvenimenti vi hanno spinto nuovamente a protestare, dopo il presidio del 15/9?
Siamo tornati insieme agli esodati e Opzione Donna perché il MEF ancora deve dare risposte e perché il problema dei precoci deve entrare nel mirino della riforma perché non è più ammissibile che gente che ha iniziato a lavorare a 14/15/16 anni debba rimanere inchiodato al posto di lavoro mentre i giovani fuori sono costretti a rigirarsi i pollici.
- Susanna Camusso, a margine del comitato direttivo della Cgil Lombardia Expo, ha detto 'pungente' rivolgendosi al lavoro svolto da Renzi sulla questione previdenziale: "se il tema è il rapporto con l'Europa mi viene in mente una battuta: se si può contrastare l'UE eliminando la tassa sulla casa, non si capisce il motivo per cui non si possa fare altrettanto con le pensioni".
Condividete il pensiero della Camusso?
Certo che siamo d'accordo con la signora Camusso: noi lo andiamo ripetendo da settimane ormai che se c'è una battaglia da fare in Europa è sulle pensioni e non sulla tassa sulla prima casa che favorirebbe tra l'altro i grandi patrimoni immobiliari
-Siete tornati in piazza dopo la manifestazione del 15/9 per chiedere con forza venga concessa la quota 41 senza penalizzazioni e limiti d'età nella prossima legge di stabilità. Giubileo, nei giorni scorsi, ha detto che la quota 41 sarebbe insostenibile per lo Stato, avrebbe piuttosto più senso per mantenere la stabilità dei conti pubblici permettervi di uscire alla stessa età degli altri con un assegno maggiore.
Sareste disponibili?
Io credo che il sig. Giubileo non sappia cosa voglia dire stare in fabbrica o su un ponteggio o a scuola con i bambini delle materne o delle elementari, altrimenti non si sarebbe mai sognato di fare una proposta che definirei oscena. La nostra vita non è in vendita al miglior offerente: noi vogliamo goderci il frutto del nostro lavoro che, non scordiamolo mai, è un nostro diritto.