"Nonostante sia a tutti ormai chiaro come l'irrigidimento dei requisiti di accesso al pensionamento abbia finito per amplificare le conseguenze negative della crisi economica, causando gravi disagi ai lavoratori, difficoltà nella gestione del turn over alle imprese e ostacoli per i giovani ad entrare nel mercato del lavoro, siamo costretti a mobilitarci ancora". Sono le parole pronunciate dal sindacalista Maurizio Petriccioli della Cisl, in merito alla mobilitazione di protesta organizzata per la mattinata di oggi davanti alla sede del Ministero delle Finanze, in via XX settembre a Roma.
L'esponente delle parti sociali sottolinea come il via libera alla settima salvaguardia dei lavoratori esodati e al pensionamento delle lavoratrici con l'opzione donna rappresenti una misura "fondamentale per evitare che si allarghi l'area del disagio sociale".
Pensioni, arrivano anche i commenti delle altre sigle sindacali
Sulla mobilitazione di oggi non si sono fatti attendere i commenti delle altre sigle sindacali. A partire dalla Cgil, per la quale "la legge 228 del 2012 deve essere rispettata". Vera Lamonica, segretaria generale del sindacato, sottolinea come inaccettabile la linea politica secondo cui "i risparmi delle sei salvaguardie vengano utilizzati per altri fini".
E non manca di definire questa ipotesi come uno "scandalo" qualora il Mef non facesse dietrofront sul punto. Per l'Unione generale del lavoro "il Mef non può ignorare la richiesta del sindacato, che si unisce alle altre sigle sindacali confederali e ai comitati [...] contro la scelta di considerare perse le risorse per la settima salvaguardia". Ad affermarlo è Francesco Paolo Capone, segretario generale dell'Unione generale del lavoro. Anche Domenico Proietti della Uil ha ribadito infine il proprio appoggio all'iniziativa di protesta, delineando come gravissimo "se il Mef destina altrove" le risorse derivanti dal fondo degli esodati.
Come da prassi, restiamo a disposizione qualora desideriate aggiungere un vostro commento riguardante le dichiarazioni sindacali che vi abbiamo appena proposto. Mentre per ricevere tutti i nuovi aggiornamenti sul tema delle pensioni vi ricordiamo di utilizzare il comodo tasto "segui" che vedete in alto, vicino al titolo dell'articolo.