Lo avevamo anticipato ieri, attraverso un articolo riguardante il rinnovo del contratto del personale scolastico: il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, sembra abbia voluto mettere il carro davanti ai buoi, annunciando per il prossimo mese di ottobre (forse, giusto precisarlo) il 'bonus' a favore dei docenti di 500 euro. 

Guarda caso, proprio qualche giorno prima, i sindacati chiameranno il mondo scolastico a manifestare nuovamente contro la riforma Buona Scuola (la data scelta è il 24 ottobre) con l'intenzione di bissare il clamoroso successo dell'agitazione indetta lo scorso 5 maggio.

In verità, il governo, in quell'occasione, non fece una piega di fronte a quella protesta, definita 'storica', proseguendo imperterrito verso l'approvazione della legge che sarebbe stata poi varata il 16 luglio.  

Sindacati contro governo: Bonus 500 euro, una scusa per evitare il rinnovo del contratto?

La 'carotina' del governo (ovvero i 500 euro in busta paga ad ottobre) messa davanti agli insegnanti, riuscirà a convincerli a non aderire allo sciopero del 24 ottobre

Rino Di Meglio, coordinatore della Gilda degli Insegnanti, ha paragonato l'iniziativa dell'esecutivo alla 'lex frumentaria' in vigore nell'antica Roma: di questi 500 euro dati in busta paga, poi, ne rimarrebbero circa 350, in quanto ci penseranno le tasse ad assottigliare ancora di più il bonus.

Di Meglio si augura che non si pensi di risolvere il contratto con l'erogazione di 15/20 euro, tanto per svilire ancora di più il ruolo della contrattazione'.

Calendario manifestazioni sindacali ottobre 2015 contro la Buona Scuola: si parte con i presidi

Fatto sta che le principali sigle sindacali non intendono sottomettersi alla 'regalìa' del governo e intendono proseguire con il loro calendario di manifestazioni di protesta stilato per il mese di ottobre. Il primo appuntamento è fissato per il giorno 15, a Roma, dove verranno coinvolti i dirigenti scolastici; una settimana dopo, il giorno 22, sarà la volta del Personale Tecnico-Amministrativo (ATA), mentre, come detto, il 24 ottobre è prevista una giornata di mobilitazione nazionale con diverse manifestazioni organizzate un po' ovunque in Italia.

La CISL ribadisce come i problemi della scuola non siano stati affatto risolti: alla faccia del piano assunzioni 'straordinario' del Miur, le supplenze sono rimaste (anzi sono aumentate), anche perchè di fronte ai numeri mega galattici sparati dal governo Renzi nel settembre 2014 (150.000 assunzioni), sono stati immessi in ruolo, finora, soltanto 37.200 docenti (se andrà bene con la fase C non si arriverà nemmeno a quota 80.000).

'Questo è il risultato della presunzione e del pressapochismo del governo' tuona la Cisl che rinfaccia all'esecutivo la sua rinuncia ad un confronto che avrebbe prodotto scelte più utili alle esigenze della scuola pubblica.