Nelle scorse ore è stata approvata dalla Camera dei Deputati, una risoluzione che indica la necessità di applicare un sistema flessibile che possa essere inserito nella prossima Legge di Stabilità, che vada a riformare il sistema previdenziale italiano. La nota in questione mette in evidenza la possibile introduzione di 'elementi di flessibilità per quanto riguarda l'età di accesso al pensionamento con dei provvedimenti che possano incentivare e disincentivare...'.

Questo sembra essere un chiaro segnale della politica nei confronti del governo Renzi e del ministero dell'Economia, impegnati nel capire la soluzione più equilibrata da tenere in considerazione.

Possibile salvaguardia per gli esodati e Opzione Donna

Ma nella risoluzione in questione si chiede anche che venga applicato, nel più breve tempo possibile, un sistema di salvaguardia per i lavoratori esodati tramite quelle risorse finanziarie già stanziate e mai utilizzate, oltre all'approvazione del sistema contributivo per le donne lavoratrici (Opzione Donna) che maturano i requisiti pensionistici previsti dal metodo sperimentale entro il 31 dicembre 2015.

Ma il Parlamento chiede anche un modo per contrastare la povertà, soprattutto in quelle famiglie dove ci sono minori e disabili.

Flessibilità solo nel prossimo anno

Le ultime indiscrezioni sin qui giunte, però, mettono in evidenza che, la tanto richiesta flessibilità, non sará introdotta nella prossima manovra finanziaria, la quale verrà discussa a partire dalla prossima settimana e che sarà approvata entro la fine dell'anno in corso. Probabilmente, nel documento troveremo solamente alcuni provvedimenti relativi agli esodati e all'Opzione Donna. Negli ultimi giorni, era stata proposta l'idea del prestito pensionistico che, ora dopo ora, sta perdendo vigore. Questo sistema appare troppo complesso da applicare e poco appetibile sia per i lavoratori che per le aziende. La soluzione più probabile potrebbe essere, a questo punto, un provvedimento ad hoc, che vedrà la luce solamente il prossimo anno.