"In Italia c'è la tradizione di fare continue riforme e di creare ansie in chi si appresta a prendere al pensione, ma io credo che oggi ci siano le condizioni per fare veramente l'ultima riforma delle pensioni e rendere il patto tra le generazioni più equo". Ad affermarlo è il Presidente dell'Inps Tito Boeri, in occasione diun suo intervento a Napoli per un evento istituzionale. Il tema della riforma previdenziale appare quanto mai attuale visto che la prossima legge di stabilità potrebbe essere il banco di prova definitivo sia per coloro che sono in attesa di ottenere delle salvaguardie sulla propria posizione, sia per i lavoratori in età avanzata che attendono delle misure di pensionamento anticipato.
Su quanto potrà accadere in Parlamento entro la fine dell'anno, l'economista preferisce non sbilanciarsi, lasciando le proprie considerazioni a quando si potrà leggere una chiara bozza del testo di legge. La scadenza è comunque fissata per la metà del mese: "ci sono vincoli molto stringenti, mi auguro che si sia spazio per un intervento serio".
Riforma pensioni 2016, Boeri chiama la politicaad un intervento davvero strutturale e definitivo
Stante la situazione, le richieste del Presidente Inps alla politica appaiono chiare: "ci vorrebbe davvero un'ultima riforma delle pensioni, per poi non dovere più intervenire in seguito". Il riferimento va alla tradizione dei continui aggiustamentinel campo previdenziale, una prassi ansiogena che non permette ai lavoratori di organizzarsi e che confondele persone su quale sarà il proprio futuro in età avanzata.
Vi è poi la questione della ridiscussione del patto tra le generazioni, al fine di trovare maggiore equità "con piccoli interventi su chi ha avuto trattamenti eccessivamente di favore". Mentre tra le riflessioni da fare riguardo ad una previdenza più giusta, per Boeri non si può dimenticare la questione dei trattamenti per le donne e l'abolizione del ricongiungimento oneroso in favore di un meccanismo di unificazione dei contributi che non chiede al lavoratore oneri elevati nel momento in cui ha già dovuto affrontare una carriera caratterizzata dalla discontinuità lavorativa.
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