Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro alla Camera, durante la trasmissione televisiva 'Mi manda Raitre', ha ribadito il suo pensiero relativamente alla modifiche da apportare alla legge previdenziale, attualmente in vigore. L'esponente dem del Partito Democratico auspica che qualsiasi intervento alle norme pensionistiche siano inserite nella prossima Legge di Stabilità. Inoltre, il presidente ha confermato la sua volontà ad incontrarsi con il governo Renzi per trovare il giusto equilibrio tra un sistema flessibile e la tenuta dei conti pubblici.
I precoci chiedono un intervento del governo nei loro confronti
Damiano, nel corso del programma, ha specificato che vanno subito affrontati i problemi relativi alla salvaguardia degli esodati e alla proroga dell'Opzione Donna. Alla trasmissione di Rai 3 ha partecipato anche Roberto Sinisi, uno dei lavoratori precoci facente parte del gruppo nato a tutela di questa categoria di lavoratori, che ha confermato la richiesta, nei confronti del governo Renzi, di approvazione della Quota 41, contenuta nel disegno di legge Damiano-Baretta. Si chiede che i precoci possano usufruire della pensione anticipata al raggiungimento dei 41 anni di versamenti contributivi, indipendentemente dall'età anagrafica.
Damiano è favorevole all'azione unitaria da parte dei sindacati
Ovviamente, Cesare Damiano ha concordato con quanto è stato detto da Sinisi, confermando che questa categoria è ormai residuale, formata da qualche migliaio di lavoratori. 'Sono persone che sono state costrette ad iniziare a lavorare prima dei 18 anni, magari svolgendo anche dei lavori piuttosto pesanti', specifica il presidente della Commissione Lavoro. Infine, Damiano ha anche appoggiato l'azione unitaria dei sindacati (Cgil, Cisl e Uil) che durerà fino al 15 ottobre, i quali chiedono che la riforma del sistema pensionistico venga inserita nella prossima Legge di Stabilità, che inizierà ad essere discussa verso la metà del mese di ottobre per essere, poi approvata entro la la fine dell'anno in corso.