Così come quella del Senato della Repubblica, anche la commissione Lavoro della Camera dei Deputati ha dato oggi il parere favorevole alle note di aggiornamento al Documento di economia e finanza, chiedendo però, nelle osservazioni, nuovi interventi sul lavoro, il fisco e la riforma delle Pensioni. Interventi da predisporre nell'ambito della legge di Stabilità 2016. In particolare, anche in questa circostanza, la commissione di Montecitorio presieduta dal deputato del Pd Cesare Damiano - così come quella di Palazzo Madama guidata dal senatore di Ap Maurizio Sacconi - chiede al Governo Renzi di esaminare l'opportunità di inserire nel quadro della manovra economica e finanziaria alcune misure in materia pensionistica, provvedimenti legislativi finalizzati a fornire ai lavoratori nuovi strumenti di flessibilità per accedere al prepensionamento.

Def, commissione Camera al Governo: flessibilità pensioni e sgravi lavoro

Flessibilità "anche attraverso incentivi e disincentivi", è stato sottolineato nelle osservazioni del parere della commissione Lavoro alle note di aggiornamento al Def. Sembra chiaro il riferimento al ddl Damiano, attualmente all'esame della stessa commissione, che prevede "penalità decrescenti" sugli assegni previdenziali per chi sceglie di andare in pensione anticipata a sessantadue anni con treantacinque anni di contributi, e "premialità crescenti" per chi va in pensione dopo sessantaquattro anni pur avendo i requisiti contributivi.

Questo sul fronte della previdenza. Mentre sul fronte del lavoro e del fisco la commissione presieduta da Damiano propone al governo di rendere strutturali i contributi fiscali alle imprese sulle nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato, come già previsto nella legge di Stabilità 2015. Viene chiesto inoltre di trovare la soluzione, tra le pieghe delle finanziaria, per salvaguardare gli esodati.

Pensione anticipata in legge Stabilità, Baretta: norma che coinvolgerà tutti

E mentre i sindacati annunciano la mobilitazione unitaria di ottobre (dal 5 al 15) e non solo le opposizioni, ma anche ampie aree della maggioranza Pd compreso, incalzano il governo sulla riforma pensioni, a fare il "pompiere", oggi, ci pensa il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta, che ha rassicurato.

"Il tema della flessibilità - ha dichiarato - non è tramontato. Lo stesso presidente del Consiglio - ha aggiunto in un'intervista al Tg 2000 rilanciata dalle agenzie di stampa - ha detto che questo è un argomento che va affrontato". Ma occorre trovare le coperture finanziarie. Baretta, dal Mef, sembra ottimista e prevede buoni, anzi ottimi, risultati. "Sarà una norma - ha detto parlando delle possibili misure sulla flessibilità in uscita - che coinvolgerà tutti e che consentirà - ha sottolineato il sottosegretario all'Economia - a chi vuole andare via un po' prima di poterlo fare".

A proposito di previdenza interviene oggi il deputato Ricardo Merlo (Maie) che critica le ultime dichiarazioni del presidente dell'Inps Tito Boeri su tagli delle pensioni degli emigrati.

"Si cominci piuttosto a tagliare - ha detto il parlamentare - le pensioni d'oro". Il deputato di del gruppo Maie ha posto a Boeri un altro problema, sollecitando controlli affinchè "l'importo in euro delle pensioni sia effettivamente corrisposto al pensionato, cosa che spesso - ha sottolineato Marlo - non avviene".