"Basta con i docenti assunti a 50 anni, il passaggio deve avvenire a 25. Più equilibrio con le immissioni in ruolo". Si può sintetizzare così la posizione di Stefania Giannini, ministro dell'istruzione, università e ricerca, che è recentemente tornata a parlare della Buona Scuola, del prossimo concorso a cattedra e delle questioni inerenti il sistema scolastico italiano, protagonista in questi mesi di grandi cambiamenti

La Giannini è stata interpellata su questi temi in occasione dell'evento Expo Aquae, a Marghera, a margine della conferenza "Bluemed".

Le domande a lei poste riguardavano la situazione dei docenti e dei posti vacanti in Veneto, ma lo sguardo del ministro si è allargato all'Italia intera. L'obiettivo del Miur, afferma, è quello di "ripristinare un ciclo 'naturale' all’interno della scuola" attraverso il nuovo concorso a cattedra. "Non era più accettabile - prosegue la Giannini - avere insegnanti che assumevano servizio in ruolo a 50 anni, è un passaggio questo che deve avvenire a 25 anni. E con le immissioni in ruolo abbiamo riequilibrato la situazione". Una difesa orgogliosa e appassionata della tanto discussa Buona scuola del governo Renzi: "I primi risultati potranno già essere verificati tra un anno, mentre fra tre la legge sarà a regime". 

Concorso scuola 2015: tempistiche e dettagli

Intanto, a fare chiarezza su tempi e modi del prossimo concorso è la testata specialistica Orizzonte Scuola.

Il bando, come da legge 107, dovrà essere emanato entro il prossimo 1 dicembre 2015. La commissione ministeriale preposta ha assicurato di essere già al lavoro. Al concorso scuola 2015 potranno accedere, importante sottolinearlo, solo i candidati in possesso di titolo di abilitazione all'insegnamento (senza distinzione laureati pre/post anno scolastico 2001/2002). I concorsi, in realtà, saranno due: uno per posto comune e l'altro per posto di sostegno (nel secondo caso occorrerà ovviamente la specializzazione sul sostegno agli alunni disabili). Utile un chiarimento: i 180 giorni di servizio non sono da considerare requisito di accesso, bensì titolo valutabile ai fini della composizione della graduatoria post prove selettive.

Rimangono esclusi gli insegnanti di ruolo. Nuove modalità: le prove, ha assicurato la Giannini, saranno modernizzate in modo tale da puntare "alla qualità della selezione", che non siano "con i vecchi sistemi del tema e dello scritto a penna".