Prove di accesso distinte, bandi per scuole, prove scritte al computer e orale in classe: il nuovo concorso scuola 2016 metterà in palio oltre 60 mila cattedre a tempo indeterminato, per ogni grado di Scuola, per il piano assunzioni da 90 mila posti da completare entro il prossimo triennio. Vediamo quali sono i requisiti, la valutazione dei titoli e le modalità delle prove.

Requisiti: abilitazione o diploma magistrale

La fine delle attività sarà, come previsto, tale da poter inserire in classe i nuovi docenti assunti direttamente da settembre. I 63.700 posti banditi saranno ripartiti più o meno omogeneamente tra le scuole primarie e secondarie che si divideranno circa 30 mila cattedre, 11 mila verranno assegnate al sostegno e quasi 7 mila alla scuola dell’infanzia. I requisiti per avere accesso al concorso scuola a cattedre 2016 prevedono l’acceso ai docenti curriculari e di sostegno non di ruolo in possesso dell’abilitazione all’insegnamento: come anticipato più volte il bando è aperto solo agli abilitati e ai diplomati magistrali che abbiano conseguito il diploma entro 2001/2002.

L’accesso sarà quindi subordinato al corrispondente titolo di specializzazione posseduto.

Prova d’accesso per infanzia e primaria, poi le prove scritte 'computer based'

Per quel che riguarda le prove verranno attuate delle distinzioni: per i soli docenti della scuola dell’infanzia e primaria verrà somministrata una prova d’accesso preselettiva, passaggio non previsto per i docenti delle scuole secondarie e di sostegno che avranno direttamente accesso alla prova scritta. Le prove preselettive saranno composte da un questionario di 60 domande a risposta multipla, mentre le prove scritte verranno compilate al computer e consteranno sia di domande multiple sia di domande aperte a risposta breve (28 in totale con 5 in lingua straniera).

L’aspetto più interessante del concorso scuola 2016 è costituito dalle prove orali: bando al nozionismo, la prova durerà 45 minuti e sarà impostata come una vera e propria simulazione di lezione in classe sul modello del concorso 2012. Su questo punto, l’onorevole Malpezzi è stata più che chiara: avendo a che fare con insegnanti già abilitati sarebbe stato “inutile e umiliante far perdere tempo sulle materie della classe di concorso”. La scelta è stata quindi quella dell’approccio pragmatico in cui i candidati dovranno “dimostrare di saper scrivere un modulo didattico, tenere una lezione in maniera interessante, creare collegamenti e approfondimenti”.

Vincitori di concorso: niente scuole, solo ambiti territoriali

Superate le prove, si accederà all’ultima fase in cui si dovrà sostenere un colloquio con la commissione che nel frattempo avrà proceduto alla valutazione dei titoli. Quelli che conferiranno punteggio più alto saranno quelli di abilitazione all’insegnamento e il servizio a tempo determinato superiore a 180 giorni. Il concorso sarà basato solo sulle nuove classi di concorso e al termine delle prove verrà ammesso un numero di candidati idonei pari al numero dei posti banditi incrementato del 10 per cento che verranno assunti nei primi due anni. I vincitori potranno scegliere l’ambito territoriale anziché la scuola di destinazione: a questo punto la palla passerà ai presidi che dovranno pescare da tali ambiti gli insegnanti più adatti (a loro parere) per insegnare nella propria scuola.