Parla anche della riforma Pensioni il presidente del Consiglio nella conferenza stampa di fine anno oggi a Palazzo Chigi. "Nel 2016 discuteremo, ragioneremo", ha assicurato Matteo Renzi parlando della revisione della legge Fornero per l'inserimento di nuovi elementi di flessibilità in uscita dal lavoro e per una rivisitazione generale del sistema previdenziale. Gli interventi erano stati promessi dal premier, a dire il vero, per quest'anno.

Ma poi con la legge di Stabilità 2016 il governo è intervenuto solo su alcune questioni marginali della questione pensionistica, dalla vicenda esodati ad opzione donne.

Pensioni e flessibilità, nuove premesse del premier: 'Intervento nel 2016'

"Abbiamo evitato di intervenire sulle pensioni nel 2015 - ha spiegato oggi il premier e leader del Pd - perché il rischio di combinare un pasticcio era elevato. Dovevamo dare continuità e solidità - ha spiegato giustificando i mancati interventi - ai risparmiatori". A ripetere nei giorni scorsi al presidente del Consiglio di non dimenticare le promesse sulla riforma pensioni era stato il presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano, della minoranza dem, in sintonia con Cgil, Cisl e Uil che hanno presentato una piattaforma unitaria che prevede la pensione anticipata a 62 anni per tutti senza eccessive penalità e il pensionamento a Quota 41 di contributi per i lavoratori precoci.

Tagli pensioni alte, Renzi: 'Quelle da 2-3mila euro non sono pensioni d'oro'

Poi c'è il capitolo dei tagli alle pensioni d'oro, come auspicato, tra gli altri, dal presidente dell'Inps Tito Boeri in perfetta sintonia con il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo. "Noi - ha spiegato oggi il premier secondo quanto riferisce l'Agi - non tocchiamo le pensioni degli italiani". Però ha aggiunto: " Se ci saranno da fare degli interventi sulle pensioni d'oro che non sono da 2.000 euro - ha aggiunto - saranno fatti". Il governo intende andare dritto per la sua strada ma aprendo le porte al dialogo e al confronto. Riforma pensioni sì "ma dopo un dibattito contraddistinto da una grande trasparenza - ha detto il premier - e ringrazio il presidente dell'Inps Tito Boeri su questo".

Le proposte del presidente dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale hanno sollevato più volpe polemiche, in particolare nella parte relativa alla riduzione delle pensioni alte calcolate col sistema retributivo. Ma "una cosa sono le pensioni d'oro - ha specificato il premier - una le pensione di 2.000-3.000 euro".