Le organizzazioni sindacali, all'unanimità, propongono di modificare la legge Fornero e di realizzare una riforma Pensioni che, oltre ad introdurre nuove formule di flessibilità in uscita per l'accesso alla pensione anticipata, consenta di creare nuovi posti di lavoro per i giovani, sia nel settore pubblico che in quello privato. Nel documento unitario varato da Cgil, Cisl e Uil nei giorni scorsi nelle assemblee interregionali che si sono svolte a Bari, a Firenze e a Torino l'uscita anticipata dal lavoro "ideale" è indicata nei 62 anni d'età e senza penalizzazioni, mentre per il lavoratori precoci di propone la formula della Quota 41 di contributi a prescindere dall'età.

Soluzioni già previste nel ddl 857 del presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano già abbinato ad un'altra ventina di proposte di legge provenienti da parlamenti di diversi partiti che propongono nuove forme flessibili di accesso al trattamento pensionistico.

Riforma pensioni, le proposte dei sindacati e l'impegno del Governo Renzi

Paolo Tancredi, deputato di Area popolare (Ncd-Udc), correlatore della legge di Stabilità 2016 all'esame dell'aula di Montecitorio dopo il via libera in prima lettura a Palazzo Madama, ha parlato della riforma pensioni spiegando in un'intervista a LaPresse che nel quadro della manovra economica e finanziaria "non si poteva fare di più" di quello che è stato fatto, ovvero, salvaguardia esodati, estensione opzione donna (in parte anche condizionata dalle risorse), ampliamento della no tax area pensionati.

"Per adesso, purtroppo, sulla flessibilità delle pensioni - ha detto Tancredi - non si può fare di più. Perché - ha spiegato - abbiamo dovuto investire 380 milioni per la deindicizzazione. Se non lo avessimo fatto, i pensionati italiani - ha aggiunto il deputato di Ap - si sarebbero trovati a gennaio una forte decurtazione delle pensioni a causa della minore crescita dell'inflazione rispetto a quella calcolata dall'Istat".

Paolo Tancredi (Ap): sulla riforma pensioni intervento serio il prossimo anno

Ma sulla riforma pensioni, oltre alla piattaforma unitaria e alle proteste dei sindacati, ci sono gli impegni del Governo Renzi, che intende affrontare la questione dai primi mesi del prossimo anno, come più volte ribadito dal presidente del Consiglio e dal ministro del Lavoro.

"Su questo punto - ha detto Tancredi parlando della flessibilità previdenziale - siamo tutti impegnati, a cominciare - ha ricordato - dal ministro Poletti. Il governo - ha sottolineato il correlatore della legge di Stabilità 2016 alla Camera - ha deciso di fare una norma ad hoc e di non metterla nella Stabilità anche perché si tratta di norme molto complesse". Sì, dunque, un ulteriore rinvio, ma per fare le cose il prossimo anno e meglio, come ha detto il premier Renzi dicendo di volere "evitare di combinare altri pasticci come gli esodati". "L'impegno del governo - ha sottolineato il deputato di Area popolare nell'intervista a LaPresse - è di fare una norma nel 2016 e secondo me è credibile".