La novità, forse, più importante emersa dall'ultimo incontro Miur-sindacati riguarda la titolarità sugli ambiti territoriali dei docenti neo assunti con la fase B e con la fase C e il loro assoggettamento alla mobilità su tutto il territorio nazionale.
Come sottolineato nell'articolo pubblicato in data odierna, martedì 8 dicembre 2015, dal noto quotidiano 'Italia Oggi', non si tratta di un accordo bensì di una decisione unilaterale presa dal Ministero dell'Istruzione che si basa su un'interpretazione della legge 107.
Docenti fase B e C: assegnazione sede definitiva su ambiti e tutti assoggettati a mobilità nazionale
In pratica, il dicastero di Viale Trastevere vorrebbe mettersi al riparo dai probabili contenziosi che sorgeranno in merito disparità di trattamento tra gli insegnanti assunti durante la fase B e quelli in fase C: si è venuta, infatti, a creare una situazione paradossale in cui i docenti assunti in fase C, pur avendo un punteggio più basso dei loro colleghi della B, hanno trovato posto in sedi molto più vantaggiose e vicino a casa, al contrario di chi è stato costretto ad accettare una cattedra anche a più di mille chilometri di distanza.
L'intenzione sarebbe quindi di mettere sullo stesso piano il personale assunto con la fase B e quella C: la deroga al vincolo triennale di permanenza nella provincia assegnata avrebbe come scopo un rimescolamento generale che possa riparare il mancato rispetto della valutazione del merito in occasione dell'assegnazione delle sedi.
Scuola news 8 dicembre 2015: rimescolamento generale docenti fase B e C?
C'è da tener conto, però, di almeno due aspetti contraddittori: il primo riguarda il fatto che i docenti assunti durante la fase B fanno parte dell'organico di diritto, mentre quelli della fase C dell'organico di potenziamento ed è un aspetto da tenere in primaria considerazione; il secondo è che, nel caso in cui si procedesse a questo rimescolamento, si andrebbe inevitabilmente contro le aspettative degli insegnanti della fase C immessi in ruolo nella propria provincia di residenza.
Insomma, un altro bel pasticcio allo scopo di porre rimedio al principale pasticcio messo in atto il 2 settembre scorso in occasione dello step riguardante la fase B. Mobilità su tutto il territorio nazionale per neoassunti fasi B e C? Staremo a vedere. I sindacati hanno risposto un secco 'no', ma sappiamo bene come la loro opinione stia valendo veramente poco o nulla.