Il giorno 31 dicembre 2015 è fissata la scadenza per la presentazione della domanda di ricostruzione della carriera per il personale impiegato nella Scuola. Infatti, secondo quanto disposto dal comma 209 della legge 107 del 2015 sulla Buona scuola, da quest’anno è variato l’arco di tempo per la presentazione dell’istanza che va avanzata, per ogni anno, nei quattro mesi che vanno dal 1° settembre al 31 dicembre, a differenza di quanto succedeva negli anni scorsi quando la domanda di ricostruzione di carriera poteva essere inoltrata in qualunque momento dell’anno.

Domanda di ricostruzione e progressione carriera: chi può presentarla

Interessati alla presentazione della domanda sono tutti gli insegnanti passati in ruolo e che abbiano superato il periodo di prova al pari del personale educativo e del personale amministrativo, tecnico e ausiliare (Ata). La domanda si presenta al preside dell’istituto scolastico dove si svolge servizio e serve a veder riconosciuti sia la ricostruzione che la progressione della propria carriera lavorativa.

Cosa succede se non si presenta la domanda di ricostruzione di carriera entro il 31 dicembre 2015?

Rifacendoci al comma 209 della Legge 107 del 2015, chi non dovesse presentare la domanda di ricostruzione di carriera entro la scadenza del 31 dicembre 2015, la potrà presentare l’anno prossimo, sempre nell’arco di tempo che va dal 1° settembre al 31 dicembre 2016.

Ma la non presentazione dell’istanza produrrà lo slittamento minimo di un anno nell’aggiornamento della propria posizione lavorativa e, dunque, anche dello stipendio.

Tuttavia, fa sapere il quotidiano Italia Oggi, è possibile che entro la fine dell’anno il ministero dell’Istruzione disponga una proroga a detta scadenza, in virtù proprio del poco tempo intercorso dalla recente entrata in vigore della riforma scolastica. Infatti, il termine per gli insegnanti ed il personale Ata cade a ridosso dei numerosi giorni di festività natalizie, circostanza che di certo va a restringere la scadenza stessa. Ma alcune precisazioni da parte del Miur si attendevano soprattutto per la successiva scadenza, quella del 28 febbraio 2016, giorno entro il quale i dirigenti scolastici dovranno aver predisposto il provvedimento della ricostruzione della carriera da far pervenire al ministero.

Ad oggi non ci sono state novità da parte del Miur su cosa succede se il preside dovesse emanare con ritardo il provvedimento stesso, situazione da non sottovalutare dati i tempi ristretti tra le due scadenze.