La rete territoriale dei Comitati che si occupa di riunire e rappresentare i lavoratori esodati torna a puntare il dito contro la recente interpretazione dei tecnici, la quale prevede il recupero delle economie verificate all'interno del fondo. Si tratta di economie destinate ai soggetti che nel 2011 si sono trovati improvvisamente senza redditi da lavoro e senza possibilità di fruire dell'assegno previdenziale.
La somma ammonta a circa 400 milioni, che saranno utilizzati per sostenere alcuni provvedimenti di disoccupazione in deroga e le spese per il Giubileo, così come previsto dalla legge di stabilità 2016. Resta ovviamente contraria l'opinione dei lavoratori, che ritenevano invece doveroso utilizzare le cifre accantonate per aiutare i tanti esodati che ancora oggi vivono una situazione di disagio, anche perché in merito alla vicenda sono ancora presenti sul campo diverse decine di migliaia di persone senza un'effettiva tutela.
Pensioni flessibili, i lavoratori esodati chiedono l'ottava salvaguardia
Stante la situazione, appare chiaro che i Comitato territoriali continuano a chiedere che il processo di salvaguardia sugli esodati sia portato a termine e che i fondi siano utilizzati in favore dei lavoratori.
"Le due misure distraggono in totale quasi un miliardo di euro dai 3,6 risparmiati, su quelli stanziati dai precedenti Governi" spiegano gli esponenti dei Comitati coinvolti. "In questo modo si mette a rischio la possibilità di finanziare un provvedimento definitivo per tutti i 49500 esodati rimasti senza lavoro e ai quali è stata tolta la possibilità di accedere alla pensione". Sul nodo l'attenzione si concentra ora verso il Parlamento, dove sono in elaborazione delle proposte di flessibilizzazione strutturale dell'accesso all'Inps. Oltre all'ottava salvaguardia, si attende l'avvio della quota 97 e dell'uscita per i lavoratori precoci con 41 anni di versamenti. Tre misure che potrebbero permettere ai lavoratori disagiati di entrare finalmente nelle tutele dell'Inps e di poterlo fare attraverso una scelta soggettiva sul meccanismo migliore rispetto alla propria situazione personale.
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