Nei nostri articoli online trattiamo spesso di lavoro e oggi vi illustreremo come sono state modificate le fasce orarie riguardanti le visite fiscali, in base al provvedimento di legge 6 luglio 2011, n. 98, in seguito, trasformato in legge 15 luglio 2011, n. 111, entrato in vigore dal 1 gennaio 2015. Come ben saprete, ogni volta che ci si assenta dal posto di lavoro per malattia, si viene sottoposti a delle visite di controllo e qualora i dipendenti statali e privati non si dovessero trovare nell'indirizzo segnalato nell'apposita certificazione, andrebbero incontro a sanzioni molto severe.

Ecco quindi le nuove normative vigenti per l'anno 2016.

Dipendenti pubblici: visite fiscali 2016

I lavoratori statali come i docenti, i militari, la Polizia di Stato, i vigili del fuoco, le Asl, i dipendenti degli enti locali e della Pubblica Amministrazione, in caso di malattia avranno l'obbligo di farsi trovare nel recapito riportato nel certificato 7 giorni su 7, incluse le giornate in cui non si lavora, i prefestivi, i festivi e i fine settimana. Mentre, per quanto concerne le fasce orarie, i dipendenti dovranno risultare reperibili alla possibile visita fiscale dalle ore: 09:00 alle ore: 13:00 e dalle ore: 15:00 alle ore: 18:00.

Ecco le norme per i dipendente privati

Per quanto concerne i lavoratori privati, rimane il vincolo di reperibilità per tutti i giorni della settimana, tuttavia, variano le fasce orarie che vanno dalle ore: 10:00 alle ore: 12:00 e dalle ore: 17:00 alle ore: 19:00. Inoltre, l'impegno alla reperibilità sia per i dipendenti pubblici che privati si declina quando il soggetto ha una patologia in cui necessita di terapie salvavita, laddove c'è un infortunio di lavoro, qualora vi sia una gravidanza a rischio, nel caso che vi siano degli stati patologici relativi alla condizione di invalidità certificata e nel momento in cui esistono delle malattie comprovate e individuate le cause di servizio.

Nell'eventualità, che il medico fiscale non dovesse trovare il dipendente dentro l'abitazione indicata nella documentazione e non avesse nemmeno un valido motivo, per i primi dieci giorni di malattia perderà il diritto al 100% di retribuzione e per i successivi giorni la rimunerazione diminuirà del 50%.

Il lavoratore avrà solamente un tempo massimo di quindici giorni per dimostrare la propria irreperibilità e sottrarsi così alla sanzione. È importante, tenere in considerazione il fatto che durante la malattia, il salario si riduce gradualmente, ossia dall'avvio della malattia e sino al nono mese compreso, lo stipendio rimarrà il 100%, mentre, a partire dal decimo mese sino a dodici mesi di assenza, la retribuzione sarà del 90%, dopodiché, dal tredicesimo al diciottesimo mese, lo stipendio sarà equivalente al 50%. Anche questo servizio si è concluso, malgrado ciò, vi esortiamo a continuare a seguirci per rimanere aggiornati e informati su quanto accadde nel mondo del lavoro 2016, cliccando il tasto 'Segui' in alto a destra vicino al nome dell'autore.