Il prossimo anno le 21 milioni di Pensioni erogate mensilmente dall'Inps non verranno più accreditate il 1° del mese, ma il secondo giorno bancabile. A decorrere dal 1° gennaio 2017 detti pagamenti verranno effettuati il secondo giorno bancabile di ciascun mese. Fino ad oggi il CDA dell'Inps aveva disposto che il pagamento delle pensioni avvenisse il primo giorno non festivo del mese.
Il decreto del governo adesso modifica la norma e stabilisce che in futuro dal primo giorno si passa al secondo e che da giorno non festivo si passa a bancabile. La valuta degli emolumenti sarà spostata non di un solo giorno e, con molte probabilità, uno dei due giorni interessati potrebbe essere festivo con un ulteriore slittamento dei pagamenti.
Cosa vuol dire
Questo per milioni di pensionati, che basano il pagamento delle bollette e dei bonifici al primo del mese, diventa un problema. Secondo i bene informati lo spostamento porterà nelle casse dell'Inps, tra interessi applicati e i possibili risparmi per giorno di rinvio, circa 400 milioni di euro.
E questi risparmi vengono fatti tutti sulle spalle dei pensionati. Ormai le pensioni sono diventate il bancomat del governo. Quando nel 2011 l'UE chiese allo Stato di risollevare le sorti dell'Italia il governo puntò sulle pensioni e sui futuri pensionati. I tempi per andare in pensione vennero allungati e questo ha fruttato allo Stato risparmi e guadagni. Risparmi perché ha posticipato di erogare le pensioni e guadagni perché ha incassato i contributi dei lavoratori. Senza tener conto che tanti lavoratori, in prossimità dell'età pensionabile, potevano essere licenziati. Gli stessi lavoratori che sono stati costretti a doversi pagare i contributi per non perdere il diritto alla pensione. È stato calcolato che il governo con la riforma Fornero entro il 2020 incasserà circa 85 miliardi di euro e, entro il 2050, i risparmi saliranno a 350 miliardi. È questo il motivo per il quale il governo tergiversa e studia come modificare le pensioni per ridurne i costi. Se verrà confermata la modifica alle pensioni di reversibilità un'altra mazzata si abbatterà sulle spalle dei lavoratori.