In questi giorni si sta discutendo il Commissione Lavoro alla Camera la tematica relativa alla previdenza sociale. In particolare, si punta al raggiungimento di un’intesa per consentire ai lavoratori di determinate categorie di poter arrivare anticipatamente alla pensione. L’idea è quella di poter consentire agli italiani di poter raggiungere la quiescenza senza necessariamente avere i requisiti anagrafici dell’attuale normativa, a fronte di una piccola decurtazione sull’assegno. Ad oggi si registra un pieno accordo sulla proposta di pensionamento a 62 anni e 7 mesi, con un versamento contributivo pari a 35 anni e conseguente taglio del trattamento previdenziale fino ad un massimo dell’8 per cento.

La maggior parte dei partiti politici accoglierebbe favorevolmente questa ipotesi, soltanto il Governo sembra essere ancora titubante e distante. Sull’approvazione della Quota 97, così è anche conosciuta tale proposta, c’è pressione ormai da diversi mesi, anche se per il momento pare rimanere un sogno nel cassetto di molti italiani. Il premier Matteo Renzi ha ripetuto in più d’una occasione che entro la fine dell’anno si sarebbe arrivati ad una risoluzione dei problemi creati dalla Legge Fornero, ma stando ai fatti attuali viene da pensare che per ora non avremo una contro-riforma. A tal proposito fanno clamore le parole di Paola De Micheli, intervenuta nel corso del programma tv ‘diMartedì’.

Lavoratori precoci: slitta all’anno venturo la riforma delle pensioni?

I lavoratori precoci sono tra i più attivi di questi tempi. Tale categoria è costantemente in mobilitazione per chiedere all’Esecutivo l’attuazione della Quota 41, una delle proposte promosse da Cesare Damiano. Ricordiamo che questa consentirebbe di uscire dal mondo lavorativo con 41 anni di contributi, senza necessariamente aver raggiunto l’età richiesta dalla regolamentazione Inps.

Inoltre, non vi sarebbero neppure penalizzazioni. Al riguardo ha preso parola in questi giorni Paola De Micheli, dando delle notizie non proprio positive. Il sottosegretario all’Economia ha sottolineato che il Governo intende metter mano alla riforma pensionistica, con diversi interventi mirati alla risoluzione di ‘errori’ introdotti con il provvedimento targato Elsa Fornero, ma che sull’argomento non vi è una tabella di marcia ben precisa.

L’esponente governativo ha in qualche modo voluto rassicurare gli italiani, ma al contempo rivela che il cantiere potrebbe anche non essere aperto nel breve termine. La De Micheli ha poi aggiunto che ciò accadrà entro la scadenza della legislatura, che sappiamo benissimo essere nel 2017. E se dovessero aspettare fino all’ultimo? Ciò significherebbe che per gli interventi ci sarà da pazientare fino all’anno prossimo. Nella peggiore delle ipotesi, dunque, i lavoratori precoci, ma anche coloro che chiedono un pensionamento in anticipo, dovranno attendere ancora parecchio tempo. Il malcontento sarà destinato a crescere se ciò dovesse verificarsi. Vi invitiamo a seguirci per altri aggiornamenti sulla questione.