Il governo italiano è costretto dai burocrati europei a tenere sotto controllo la spesa pubblica, con l'obbligo di diminuirne il disavanzo con l'obiettivo di raggiungere il pareggio di bilancio. Tagliare gli sprechi è sempre stato “il cruccio” e l'obiettivo di ogni spending review, ma tale nobile tentativo si è sempre infranto contro veti e fuochi incrociati sia dalle trincee “amiche” che “nemiche” . Come fare allora a portare in pareggio il bilancio? Semplice: a spese dei cittadini, attraverso la cosiddetta “macelleria sociale”.

  Il comparto pensionistico, le pensioni sociali e le Pensioni di reversibilità, in particolare appaiono il piatto più appetito dal governo.

Legge Fornero intoccabile per UE e governo

Le ultime notizie sulle pensioni, ci rivelano che nel mentre partiti, singoli esponenti politici, sindacati, movimenti di lavoratori si aspettano modifiche alla riforma Fornero, il governo del premier Matteo Renzi pensa ad altro. Se il governo avesse voluto difendere i pensionati ed i lavoratori prossimi alla pensione, l'avrebbe fatto da tempo con la stessa tenacia con la quale ha varato molte delle leggi fatte in questi suoi circa due anni di vita.

Ci sono altre cose a cui pensare. Ipotizzare la rottamazione della legge Fornero diventa, quindi, una pia illusione. Difatti Pier Carlo Padoan, il titolare del dicastero dell'Economia e delle Finanze, più volte si è schierato a favore della Fornero definendola una riforma “cruciale”per le finanze pubbliche. L’Unione Europea, inoltre e non cosa da poco conto, insiste sulla stabilità dei nostri conti pubblici, difendendo ma anche imponendo le norme scritte nella legge Fornero del governo Monti del dicembre 2011. 

Pensioni di reversibilità nel mirino del governo

Insomma, pare proprio che pensioni e pensionati siano stati cancellati nell’agenda dell'esecutivo del premier Matteo Renzi, almeno fino a oggi.

E pare proprio nella fattispecie che l’intenzione del governo sia quella di trasformare le pensioni di reversibilità da prestazione previdenziale a prestazione assistenziale. Come può accadere tutto ciò? In che modo? Alle persone rimaste vedovi basterebbe ad esempio vivere con un figlio con reddito da lavoro, per non rientrare nei requisiti previsti dall'Isee, in più se poi si è proprietari di una casa potrebbe quindi succedere di superare i livelli consentiti e perdere qualsiasi beneficio.

Situazione, quindi, che si prospetta non facile e di certo non chiara e rassicurante per chi gode di una pensione di reversibilità. Vedremo come andrà a finire. Cliccate su “segui” per essere sempre aggiornati.