Cercate lavoro e non lo trovate, nonostante abbiate studiato una vita? Siete stanchi della vostra quotidianità e volete lasciarvi alle spalle tutto e ricominciare da un'altra parte? Allora questa è la proposta giusta per voi! In un'Italia sempre più in crisi e bisognosa di posti di lavoro, nonostante i rassicuranti dati circa una ripresa in tal senso da parte del Governo Renzi, arriva la notizia, dalla vicina Svizzera, che potremmo ben dire da favola, e che si aggiunge a quella recente favolosa proposta di lavoro da 244 mila euro annui in Nuova Zelanda.
Dal sito del quotidiano "La Provincia di Varese" si apprende che nel Canton Ticino (il Cantone svizzero più vicino territorialmente all'Italia) si registra la presenze di un consistente numero di aziende agricole che paradossalmente trovano difficoltà nel reclutare personale da impiegare nell'agricoltura. Gli imprenditori svizzeri del Canton Ticino sono quindi costretti a ripiegare sugli immigrati stranieri, provenienti in particolar modo dalla Polonia o dal Portogallo.
Ma l'Unione Svizzera dei Contadini sembra aver trovato la soluzione al problema. L'Unione Svizzera dei Contadini ha infatti promosso, unitamente al Segretariato di Stato Svizzero, un progetto-pilota che vede il coinvolgimento di dieci aziende agricole.
Cosa prevede l'iniziativa?
Grazie all'iniziativa gli imprenditori agricoli potranno assumere dei rifugiati, che così avranno la possibilità di integrarsi nella Confederazione Elvetica, diminuendo così i costi relativi per il loro mantenimento. Non è una novità il fatto che in Svizzera il lavoro, qualunque esso sia, venga retribuito molto bene, mentre noi italiani siamo i malpagati d'Europa. Infatti, il Segretario dell'Unione Svizzera dei Contadini, Sem Genini, tiene a precisare tramite il quotidiano "La Provincia di Varese": "Noi paghiamo il minimo legale salariale, ovvero 2300 franchi svizzeri che arriveranno il secondo mese alla cifre di 3200 franchi svizzeri".
Le cifre, quindi, derivano solamente dal rispetto dei parametri retributivi previsti dai contratti di categoria. Il che in euro si traduce in 2100 euro per il primo mese e quasi 3000 dal secondo mese in poi. Cifre che sicuramente molti di noi gradirebbero. Dunque perché non provare?