Di quanti anni si può anticipare la pensione riscattando gli anni del corso di laurea? Il quesito è di stretta attualità dopo l'annuncio del Governo Renzi di voler intervenire sul meccanismo del riscatto della laurea per poter assicurare la flessibilità in uscita dal lavoro dei contribuenti. Ma, con l'attuale sistema, non vi sono regole valide per tutti: riscattare la laurea può essere particolarmente vantaggioso per i contribuenti che hanno conseguito la laurea rispettando gli anni di corso e iniziato a lavorare subito dopo.

Qualche anno in più di permanenza all'università ed un ritardo nell'ottenere il posto di lavoro fisso potrebbero, invece, vanificare il beneficio del riscatto, sia in termini di anticipo pensionistico che sull'ammontare della pensione. Oltre al costo del riscatto che, in quanto proporzionato al livello di retribuzione al momento in cui si inoltra la domanda, cresce con l'avanzare dell'età lavorativa. Quando, presumibilmente, si guadagnerà uno stipendio sempre più alto rispetto all'inizio della carriera.

Pensione anticipata con il riscatto della laurea

La Progetica, istituto di calcoli finanziari, ha fatto chiarezza su quanti anni di lavoro si possono risparmiare riscattando la laurea per andare in pensione anticipata.

Un lavoratore trentenne che ha iniziato a lavorare a 23 anni, quindi appena laureatosi, potrà andare in pensione a 66 anni e 2 mesi con il riscatto di una laurea di tre e a 64 anni se la laurea fosse quinquennale. L'anticipo sarebbe notevole, dato che l'età per la pensione di vecchiaia per chi oggi ha 30 anni è fissata a 69 anni e sette mesi. Lo stesso trentenne che abbia iniziato a lavorare a 26 anni dovrebbe attendere 70 anni e mezzo per la pensione di vecchiaia: con il riscatto di 3 anticiperebbe a 69 anni e 7 mesi e con quello a 5 anticiperebbe a 67 anni e quattro mesi. Dai calcoli è abbastanza chiaro che prima si inizia a lavorare dopo aver ottenuto la laurea e maggiore è l'effetto del riscatto: il trentenne che ha iniziato a lavorare a 29 anni andrà in pensione a 70 anni e 6 mesi, senza alcun beneficio dal riscatto.

 

Conviene riscattare la laurea per andare in pensione prima?

Chi oggi ha quarant'anni ed ha iniziato a lavorare a 23, andrà in pensione a 68 anni e 5 mesi: con il riscatto di 3 anni della laurea anticiperà la pensione a 65 e due mesi e con quello a cinque anticiperà a 63. Minori benefici sono previsti se il quarantenne ha iniziato a lavorare a 26 anni: a fronte di una pensione prevista a 69 anni e mezzo, potrà anticipare a 68 e cinque mesi e a 66 e 2 mesi riscattando la laurea a 3 o a 5 anni. Nessun beneficio è previsto se il quarantenne ha iniziato a lavorare a 29 anni. Infine, chi oggi ha 50 anni e lavora dai 23, andrà in pensione a 67 e 5 mesi, anticipando a 64 con il riscatto della laurea a tre e a 61 e nove mesi con il riscatto di 5.

Lo stesso cinquantenne che abbia iniziato a lavorare a 26 anni, andrà in pensione a 68 e 3 mesi: con i riscatti, anticiperà, rispettivamente, a 67 e 5 mesi e a 65 e due mesi. Nessun beneficio è previsto per chi ha iniziato a lavorare a 29 anni: in pensione ci si andrà a 68 e tre mesi, anche riscattando la laurea.