Diventare docenti in Italia è sempre più difficile. Tra titoli che non vengono più definiti idonei, si pensi alle abilitazioni, fino alle nuove norme introdotte dal ministro Giannini e quindi dal Miur, le novità non mancano. Il governo si prepara a mettere in discussione tutti i titoli finora ritenuti validi. Almeno, questo è quanto è possibile apprezzare con il decreto del 29 marzo 2016 n.42.
Vediamo nel dettaglio.
Essere insegnanti in Italia
È possibile quindi sapere che i candidati che vorranno concorrere per i prossimi concorsi pubblici per docenti dovranno avere maturato un numero prestabilito di CFU (Crediti Formativi Universitari) per le materie strettamente connesse al campo pedagogico. I crediti che ogni aspirante candidato dovrà avere maturato dovranno esser equivalenti ad un minimo di 24. Si pensa che il governo stia lavorando per attuare una nuova riforma alle cdc (classi di concorso). Per i futuri concorsi banditi, il premier ne ha promesso uno ogni triennio, sarà necessario essere in possesso della laurea magistrale e per le discipline artistiche e musicali il diploma di II livello.
Chi vince il concorso potrà lavorare all'interno del comparto Scuola ma con un contratto a termine per un periodo corrispondente a 36 mesi. Dopo i primi 12 mesi ai docenti verrà consegnato un diploma di specializzazione all'insegnamento, nei 24 mesi seguenti verranno fatti conseguire dei tirocini e l'inserimento del docente nella sua funzione sarà graduale. Al termine di questo percorso i docenti verranno valutati: se l'esito sarà favorevole essi potranno sottoscrivere un contratto a tempo indeterminato. Rimane in stallo la situazione di chi si è abilitato, a proprie spese e con il proprio tempo all'insegnamento, conseguendo un titolo quale il PAS o il TFA. Dapprima lo Stato richiedeva come requisito imprescindibile l'abilitazione per essere considerati abilitati all'insegnamento, ora le disposizioni per i futuri concorsi sono diverse.
Un dubbio resta per chi è presente nelle GaE (Graduatorie ad Esaurimento) e vede la sua situazione come statica. Ricordiamo che vigeva poi la problematica delle stesse come soppresse, ma in seguito all'approvazione del lodo GaE la situazione può dirsi davvero risolta in merito? Tale disposizione dava luogo alla soppressione delle GaE solo se esaurite.